Ubisoft sconfigge Vivendi e si allea con Tencent, il più grande produttore del mondo

Vivendi, dopo aver tentato per anni la scalata a Ubisoft, si è infine arresa e ha ceduto tutte le sue quote nella compagnia. Vivendi, colosso dell’intrattenimento francese un tempo proprietario di Activision Blizzard e oggi maggior azionista di Telecom Italia (e da tempo impegnato in una diatriba con Mediaset sul possesso di Mediaset Premium), ha iniziato ad acquistare azioni Ubisoft e Gameloft a fine 2015.

Vivendi riuscì a conquistare il controllo di Gameloft, altra compagnia di videogiochi (specializzata però su app per dispositivi mobili) della famiglia Guillemot fondatrice di Ubisoft, ma non è mai riuscita a guadagnare altrettanto peso nelle sorti della compagnia di Assassin’s Creed. Il presidente Yves Guillemot anzi rifiutò sin dall’inizio i metodi aggressivi di Vivendi, rafforzando la sua posizione nel consiglio di amministrazione e cercando di aumentare il proprio controllo sulle azioni della compagnia.

Alla fine Vivendi si è arresa, vendendo tutte le sue azioni di Ubisoft, il 27,3% delle azioni totali. Certo, la vendita delle azioni Ubisoft non è una perdita per la compagnia, perché le ha potute vendere a due miliardi di euro, circa un miliardo e duecento milioni in più di quanto le aveva originariamente pagate.

Tra le varie compagnie che entrano al posto di Vivendi devo segnalare l’arrivo di Tencent, proprietaria di Riot Games di League of Legends, di Miniclip, di Supercell di Clash of Clans (ne possiede l’84%), parzialmente proprietaria di Epic Games di Fortnite (al 48%) e persino di Activision Blizzard (al 10%). Tencent è il più grande produttore di videogiochi del mondo, proprietario del videogioco più giocato in assoluto, il MOBA Honor of Kings (da noi si chiama Arena of Valor) per Android e iOS (parliamo di 70 milioni di utenti attivi ogni giorno).

Tencent entra in Ubisoft acquistando il 5% delle azioni e stringendo un’importante accordo con la compagnia: porterà ufficialmente in Cina i videogiochi per PC di Ubisoft dopo aver già collaborato a portare i suoi marchi su dispositivi mobili (e continuerà a collaborare anche in questo mercato). Si parlerebbe quindi di un arrivo ufficiale su territorio cinese di Tom Clancy’s Rainbow Six Siege.

fonte GamesIndustry.biz GlobeNewswire
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