Game Happens pubblica il documento curatoriale dell’edizione 2018

Di recente abbiamo annunciato l’annullamento del festival di game design Game Happens, di cui Webtrek è media partner. Game Happens, dedicato ogni anno a un tema (nel 2018 avrebbe parlato delle geografie urbane) è stato vittima, come raccontato dai suoi organizzatori, del disinteresse di pubblico e privato verso eventi culturali non destinati a un pubblico di massa. Se volete scoprire cosa fosse Game Happens vi consiglio questa nostra intervista alla co-fondatrice Marina Rossi e questo articolo su The Indie Toaster incentrato sul suo significato all’interno dell’industria videoludica italiana.

Oggi, insieme a un nuovo comunicato, gli organizzatori di Game Happens hanno pubblicato online il documento curatoriale del festival con l’elenco di quelli che sarebbero stati gli ospiti dell’edizione 2018. Se vi interessava il tema di questa edizione, lo studio del rapporto tra geografia urbana e gioco, o se vi interessa in generale il videogioco indipendente e il game design è una buona idea sfogliare questo documento per scoprire cosa sarebbe stato mostrato e di cosa si sarebbe parlato.

Nel documento curatoriale (che trovate qui) ci sono i videogiochi che sarebbero stati presentati allo showcase festival, le conferenze del ciclo principale (la mattina) e quelle del pomeriggio (tra cui ci sarebbe stata una mia chiacchierata sul Situazionismo come strumento di costruzione, analisi e decostruzione degli spazi digitali e del loro gameplay). Tra gli eventi che mi dispiace davvero non vedere c’è sicuramente la mostra fotografica organizzata da Heterotopias, fondamentale rivista digitale sugli spazi virtuali nei videogiochi.

“Siamo ancora incerti sul futuro di Game Happens. È stato un anno difficile, e la squadra (di otto persone) ha lavorato (pro bono) davvero duramente (per sei mesi) per organizzare quella che sarebbe stata la miglior edizione del nostro festival. Dentro di noi sappiamo di esserci riusciti, ma capiamo anche che non sia stato abbastanza per realizzarlo. Vogliamo ancora ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato in questo difficile momento, soprattutto la Società per Cornigliano, l’autorità locale che sin dall’inizio ci ha dato supporto finanziario e logicistico. Forse creeremo qualcosa di nuovo, forse scriveremo un postmortem del nostro festival”.

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