PUBG ha ora un torneo ufficiale mondiale, il PUBG Global Invitational 2018

Bluehole e PUBG Corp vogliono lanciare PUBG PlayerUnknown’s Battlegrounds come eSport con un primo grande torneo mondiale ufficiale. Anche se il gioco ha già avuto tornei (tra cui uno organizzato da PUBG Corp a Gamescom) PUBG ha sinora mostrato i suoi limiti come spettacolo competitivo e anche il suo creatore Brendan Greene si è mostrato cauto a riguardo.

Avere cento competitori (i tornei spesso hanno però meno giocatori, per esempio ottanta giocatori divisi in venti squadre da quattro) rende anche molto complessa la regia che già ha difficoltà a seguire eSport come Overwatch. PUBG funziona molto bene in uno streaming, quando gli spettatori si concentrano sul seguire un unico giocatore o un’unica squadra nelle sue vicende e nei suoi guai, ma il passaggio da “seguire una squadra che gioca per intrattenere il pubblico” a “seguire venti squadre che giocano per vincere” non sempre funziona come dovuto.

Gli ultimi minuti di una partita di PUBG PlayerUnknown’s Battlegrounds sono emozionanti da vedere con pochi giocatori chiusi in un cerchio che si restringe velocemente e li uccide. È più difficile gestire il ritmo dell’inizio delle partite, quando diverso tempo è speso solo a entrare in case e ragionare su quela pistola prendere sperando di trovare un fucile d’assalto perché tutto il resto dell’armamento di PUBG è un riempitivo nell’attesa del fucile d’assalto.

PUBG Corp è però convinta che il genere Battle Royale e PUBG possano davvero funzionare come eSport e per questo nel 2018 terrà a Berlino, dal 25 al 29 luglio, il PUBG Global Invitational 2018 con due milioni di dollari di montepremi. Prima del torneo finale ci saranno una serie di tornei di qualificazione in Nord America, Europa e Asia dove verranno scelte le squadre che concorreranno per i premi nelle due categorie in cui sarà diviso il torneo: PUBG in prima persona e PUBG in terza persona.

Potrebbe piacerti anche