Microsoft: addio anche a Nokia Asha e S40

La rivoluzione in casa Microsoft che ha portato alla chiusura del progetto Nokia X coinvolgerà anche i dispositivi delle linee Asha e S40. La notizia arriva direttamente da un’email inviata agli impiegati da Jo Harlow, nuova responsabile della divisione Smart Devices and Mobile Phone, in cui spiega come tutti i servizi relativi ai cellulari devono essere subito messi in stato “maintenance mode“. Questo significa che l’azienda dovrà unicamente concentrarsi sullo sviluppo di Windows Phone, mentre per feature phone e telefoni cellulari non ci saranno più aggiornamenti che portino a feature inedite rispetto quelle già disponibili. Il funzionamento verrà garantito per altri 18 mesi, ma ulteriori informazioni dettagliate verranno fornite nelle prossime settimane.

Nokia Lumia 620
Il tutto quindi porterà a un trasferimento in blocco di tutti gli sforzi e gli investimenti di sviluppo in favore dell’ecosistema Windows Phone, con l’obiettivo di far crescere la piattaforma sul mercato e di conseguenza migliorare le prestazioni finanziarie della società. Il nuovo centro di produzione di Windows Phone sarà sito nella città di Hanoi, in Vietnam, come ha confermato il vice presidente esecutivo Stephen Elop. Il lavoro sui terminali di fascia alta resterà però concentrato in Finlandia, precisamente a Salo. I dispositivi dal prezzo più abbordabile verranno invece progettati a Oulu.

nokia lumia 630
Siamo di fronte quindi a una decisione che indiscutibilmente farà rumore per qualche giorno, ma che non è nulla di inusuale per il settore di riferimento. Microsoft è comprensibilmente decisa a puntare sulla sua piattaforma, senza esperimenti più o meno vincenti del calibro di Nokia X, che appaiono più che altro come un tentativo maldestro di mettere due piedi in una scarpa. Le linee Nokia Asha e S40 hanno fatto il loro tempo, considerato anche quanto può dare Windows Phone con il mercato low cost e dunque sarebbe stato uno spreco di risorse continuare a investirci sopra. All’orizzonte arrivano tempi decisivi per la piattaforma di casa Redmond, che può adesso puntare al tanto atteso salto di qualità.

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