I Pinguini di Madagascar – Recensione

Sono passati quasi 10 anni dall’uscita nei cinema di Madagascar, divertente pellicola in CGI dove i protagonisti assoluti della scena erano un leone, una zebra, un ippopotamo e una giraffa. In secondo piano c’erano però Skipper, Rico, Kowalski e Soldato, i pinguini più simpatici e strampalati mai visti sul grande schermo, capaci di dare quello sprint in più a un film già divertente di per sé: non contenti della loro posizione, sono così tornati al cinema con uno spin-off tutto loro, I Pinguini di Madagascar. Tra siparietti esilaranti e un’avventura frenetica e carica d’azione, i simpatici personaggi promettono tanto divertimento non soltanto ai bambini ma anche ai più grandicelli. Avranno ottenuto il risultato sperato?

i-pinguini-di-Madagascar-02

Penguin 007

La trama di I Pinguini di Madagascar scorre liscia come l’olio, è semplice e si adatta perfettamente a un bambino di qualsiasi età: il film si posiziona cronologicamente dopo le vicende già raccontate nei tre film di Madagascar, per cui il simpatico gruppetto è già affiatato e si riconosce alla perfezione. Tutto ruota attorno a una missione segreta in stile 007, durante la quale i pinguini dovranno sventare i diabolici piani del dottor Octavius Brine, deciso a trasformare in mostri tutti i pinguini della terra. Se avevate pensato che uno spin-off al cinema non sarebbe stato efficace perché Madagascar riesce ad offrire già tutto nei suoi tre film, vi basterà mettervi comodi e godervi il film per cambiare totalmente idea: Skipper, Kowalski, Rico e Soldato riescono a farsi apprezzare non soltanto per la loro simpatia e per il fatto di essere adorabili, ma sanno perfettamente come condurre un lungometraggio d’animazione senza mai stancare il pubblico, sia per merito di innumerevoli gag, sia per un ritmo che raramente cala, sia per gli ottimi effetti speciali.

i-pinguini-di-Madagascar-03

Il loro compito non sarà soltanto quello di mettere i bastoni tra le ruote al cattivone di turno, ma anche quello di dimostrare al Vento del Nord, società capeggiata da un lupo di nome Classificato (la cui voce nella versione originale è di Benedict “Sherlock” Cumberbatch) con lo scopo di aiutare gli animali in difficoltà, di essere in grado di riuscire nell’impresa. Per riempire un po’ il film, ma soprattutto far comprendere allo spettatore il motivo per cui i protagonisti sono diventati i pinguini fuori di testa che tutti quanti conosciamo, emerge anche il passato dei personaggi: il background propone pinguini che puntano molto sull’aspetto, che cercano cioè di conquistare il cuore di chi li osserva con le loro movenze goffe e il beccuccio tenero.

i-pinguini-di-Madagascar-04

L’audacia di Soldato

All’interno del fantastico gruppetto, spicca su tutti la figura di Soldato, vera e propria mascotte del quartetto allegro: I Pinguini di Madagascar lo pone al centro delle vicende, facendolo emergere come protagonista di rilievo: sempre considerato il meno utile” in del gruppo, il pinguino desidera ardentemente non essere soltanto “carino e coccoloso”, ma anche membro valido e coraggioso della squadra. È proprio grazie a Soldato che i bambini potranno capire l’importanza di non escludere un amico dal proprio gruppo e di non farlo sentire “diverso”.

Tra momenti davvero divertenti e altri ricchi di azione, insomma, il film riesce a classificarsi bene tra i lungometraggi d’animazione degli ultimi tempi, nonostante il pubblico adulto non sia esattamente il target di riferimento… sempre che non si voglia trascorrere una serata all’insegna dello spasso!

Potrebbe piacerti anche