Yota Devices si smarca da Android: si passerà a Sailfish OS

Inattesa (ma forse neanche tanto) è la notizia che in questa giornata arriva dal fronte russo: l’azienda Yota Devices, impegnata già da tempo nello sviluppo di smartphone ad alto contenuto tecnologico, ha annunciato l’intenzione di abbandonare il sistema operativo Android per abbracciare la piattaforma Sailfish OS.

A fine maggio erano già trapelate alcune notizie su questo fronte, ma solo ora la compagnia ha ufficializzato un circolo di indiscrezioni che il robottino verde sperava rimanesse come tale. Eppure già il fatto che fosse stato messo in progettazione uno smartphone Yota avente un sistema operativo basato su Sailfish OS, in teoria, avrebbe dovuto introdurre l’opinione pubblica verso questa strada.

Ma perchè la società russa è giunta ad una conclusione tanto importante? Il ministro della comunicazione russo Nikiforov ha motivato che “YotaPhone non ha bisogno di Android: Sailfish offre una migliore sicurezza dell’informazione e un ecosistema più stabile”.

Un po’ di malizia, però, spinge a pensare che la scelta di Yota abbia per lo più a che fare con ragioni politiche: il Governo russo vuol rendere se stesso e le sue aziende il più possibile indipendenti dall’America (e di conseguenza anche dal suo Android). Creando un sistema open-source più adatto non tanto alla sola Russia ma più in generale all’intera area BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) si punterebbe quindi ad una maggiore autonomia da un lato, e alla creazione di una piattaforma software “più adatta” a tali economie in via di sviluppo dall’altro.

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