Microsoft organizza alla GDC un party con cubiste vestite da scolarette

Sapete come si rovina l’immagine di un’azienda che ha appena premiato un’iniziativa come Girls Make Games per il suo impegno per un’industria del videogioco più aperta e inclusiva e che ha appena organizzato un evento per raccontare storie di donne nell’industria del videogioco? Per esempio, quest’azienda potrebbe organizzare, durante la stessa manifestazione di questi due eventi, una festa con cubiste mezze nude vestite da scolarette. L’azienda a cui mi sto riferendo è Microsoft, che durante la settimana della Game Developers Conference ha chiuso i lavori con una festa, approfittandone per celebrare anche San Patrizio. Con cubiste mezze nude vestite da scolarette.

La situazione, uscita fuori grazie ad alcuni tweet di Kamina Vincent di Tin Man Games, è velocemente diventata argomento di rilievo su internet, con lamentele che arrivano da più parti dell’industria del videogioco. L’idea che una festa in una manifestazione di videogiochi sia organizzata in qualche modo “per soli uomini” è ormai tanto assurda che neanche capisco come sia potuta venire in mente e a chi. E perché nessuno abbia alzato la mano per fermarlo.

Phil Spencer, capo della divisione Xbox, si è sbrigato a scusarsi ufficialmente, affermando che  il modo in cui la festa è stata organizzata è “inequivocabilmente sbagliato” e che diversità e inclusione devono essere “al centro del nostro modo quotidiano di comportarci come azienda”. “In un evento organizzato da Xbox durante la GDC della scorsa settimana abbiamo rappresentato Xbox e Microsoft in un modo che non è coerente o allineato ai nostri valori. È stato inequivocabilmente sbagliato e non sarà tollerato. So che abbiamo deluso molte persone e sono personalmente interessato a fare in modo che vengano da noi rispettati standard ben maggiori. Dobbiamo garantire che diversità e inclusione siano valori fondamentali e centrali nel nostro modo quotidiano di comportarci come azienda. Faremo meglio in futuro.” Aaron Greenberg, direttore marketing Xbox, è invece intervenuto con un tweet, facendo presagire tempesta nella sezione marketing di Microsoft.

Il comunicato è poi apparso, in forma più lunga, sul blog ufficiale dell’Xbox. “Come ci mostriamo come organizzazione è per me incredibilmente importante. Vogliamo costruire e riflettere la cultura della squadra dell’Xbox, internamente ed esternamente, ed è una cultura che ognuno di noi può rappresentare con orgoglio. Una cultura inclusiva ha un impatto diretto sui prodotti e sui servizi che diamo e sulla percezione che i consumatori hanno del marchio Xbox e della nostra compagnia in generale.

È giunta alla mia attenzione che a un evento organizzato da Xbox durante la GDC della scorsa settimana, abbiamo rappresentato Xbox e Microsoft in un modo che non è assolutamente coerente o allineato coi nostri valori. Quest è inequivocabilmente sbagliato e non sarà tollerato. Questa faccenda sarà gestita internamente, ma voglio essere molto chiaro: come noi ci rappresentiamo come individui, chi assumiamo e con chi ci associamo e come ci comportiamo con gli altri è un riflesso diretto del nostro marchio e di cosa rappresentiamo. Quando facciamo l’opposto e creiamo un ambiente che aliena o offende un qualsiasi gruppo, meritiamo giustamente delle critiche.

È sfortunato che questi eventi possano avvenire in una settimana in cui abbiamo lavorato così duramente per coinvolgere le tante e diverse comunità del mondo del videogioco, in modo esattamente opposto a cosa poi è successo. Sono personalmente interessato a garantire che diversità e inclusione siano valori fondamentali e centrali nel nostro modo quotidiano di comportarci come azienda, all’interno e all’estero della compagnia. Dobbiamo rispettare standard ben maggiori e faremo meglio nel futuro.” Questo non mi lascia però capire di chi siano le responsabilità, chi abbia materialmente organizzato la festa. E inoltre, non mi fa capire quali provvedimenti verranno concretamente presi a proposito.

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