Hajime Tabata: Final Fantasy XV è l’ultima speranza per Final Fantasy

In una intervista di rara sincerità a Game Informer, il direttore di “Final Fantasy XV”, Hajime Tabata , spiega che per Square Enix con questa nuova opera “o la va o la spacca” (“it’s a make or break”). Secondo Tabata “Final Fantasy XV” è infatti l’ultima speranza per la serie di “Final Fantasy” come la conosciamo, in parte perché in Giappone il mercato dei videogiochi si è ormai spostato dalle console casalinghe ai dispositivi mobili, ma soprattutto per la delusione del pubblico nei confronti di “Final Fantasy” come serie e marchio. Tabata racconta che quando divenne direttore di “Final Fantasy XV”, nel 2012, la condizione della serie di “Final Fantasy” era, nell’opinione pubblica giapponese, già pessima e che questa situazione è solo andata peggiorando negli anni.

La serie non era neanche particolarmente conosciuta nei suoi singoli episodi, con l’eccezione di “Final Fantasy X” e, naturalmente, di “Final Fantasy VII” che, dice Tabata (riportando un’opinione assai diffusa) è giudicato come l’episodio migliore, l’episodio di cui nessun altro “Final Fantasy” è mai riuscito a replicare la perfezione. I fan però, secondo Tabata, hanno ancora fiducia e speranza nella serie e “Final Fantasy XV” deve tornare allora a quella qualità per riuscire a salvare una serie ormai in decadenza, deve tornare a sfidare lo status quo, a essere un’esperienza unica e straordinaria, che ricordi i vecchi “Final Fantasy”, e a sfruttare al massimo l’hardware e la tecnologia. Caratteristica che, a dire il vero, non sono sicuro che “Final Fantasy VII” avesse e che penso derivi da una mentalità che Square Enix ha sviluppato negli anni successivi, a partire da “Final Fantasy VIII”.

È piuttosto chiaro che la serie di “Final Fantasy” sia diventata, negli anni, totalmente secondaria per il mondo del videogioco, incapace di portare cambiamenti o di avere impatti memorabili. “Final Fantasy VII” è stato, per la mia generazione, il primo videogioco di ruolo giapponese, anche grazie alla sua uscita su PC, e la sua trama arzigogolata ed esageratamente melodrammatica, come quella degli episodi successivi, si abbinava perfettamente ai toni delle letture manga che in quegli anni arrivavano in Italia. Leggevamo “Angel Sanctuary” e giocavamo a “Final Fantasy”. “Final Fantasy VIII” stupiva per la qualità grafica dei suoi filmati e per il realismo della sua ambientazione ed è stato, per me, il primo “Final Fantasy” posseduto, giocato e finito. “Final Fantasy IX” è probabilmente il mio preferito, ma non ha certo lasciato un’impronta forte quanto i capitoli precedenti, e “Final Fantasy X” (ormai uscito quindici anni fa, nel 2001) aveva un sistema di combattimento finalmente valido (almeno all’inizio del gioco) e, pur dimostrando già i sintomi della futura decadenza, è stato l’ultimo episodio davvero amato dai videogiocatori.

Finisco con una nota un po’ più allegra: Tabata ha spiegato, durante un’intervista con Microsoft, che la Regalia, l’automobile dei protagonisti, ha una forma ancora più avanzata rispetto a quella volante che abbiamo visto in “Uncovered: Final Fantasy XV” e di cui ho parlato in questo articolo. Non ha dato altri dettagli, ma si tratterà del “massimo livello di personalizzazione” ottenibile per la Regalia. Nel video dell’intervista, che metto qua sotto, trovate anche qualche informazione in più sui Chocobo!

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