Call of Duty Infinite Warfare avrà una mobilità simile a Black Ops 3

La serie di “Call of Duty”, pur alternandosi tra tre diversi studi (Sledgehammer Games per “Call of Duty: Advanced Warfare”, Treyarch per “Call of Duty: Black Ops 3” e Infinity Ward per il prossimo “Call of Duty: Infinite Warfare”) ha comunque sempre cercato di evolvere il suo stile e il suo multiplayer in un modo coerente. Per esempio, la mobilità che Sledgehammer Games ha introdotto in “Call of Duty: Advanced Warfare” è stata mantenuta, e potenziata, in “Call of Duty: Black Ops 3” di Treyarch e, a quanto pare, arriverà anche in “Call of Duty: Infinite Warfare” di Infinity Ward.

Anche stavolta ci saranno, certo, delle modifiche. E forse l’ambientazione ancora più fantascientifica di “Call of Duty: Infinite Warfare” permetterà di creare ambienti più verticali rispetto a quelli di “Call of Duty: Black Ops 3” e situazioni più originali (spero ardentemente che ci sia una mappa a gravità zero, o almeno ridotta). La scelta di mantenere un gameplay coerente con quello del capitolo precedente non serve solo ad accontentare i videogiocatori, storicamente piuttosto contrari ai cambiamenti (come evidenzia la loro reazione al trailer di “Call of Duty: Infinite Warfare”). Serve, soprattutto, a mantenere continua la scena competitiva.

Che Activision e Blizzard stiano investendo molto nell’eSport è evidente. Hanno creato una divisione apposita, hanno comprato Major League Gaming e, ieri, hanno annunciato una nuova piattaforma di streaming per MLG.tv chiamata EVE, pensata appositamente per il videogioco competitivo e per l’integrazione con le dirette su Facebook. Ed è importante che i professionisti, e la comunità di dilettanti che si muove nel multiplayer del gioco, veda un senso di progressione da un gioco all’altro, senza salti improvvisi che vanifichino anni di allenamento.

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