Mighty No.9 ha un nuovo trailer ed è davvero un fallimento

“Mighty No. 9” di Keiji Inafune ha avuto uno sviluppo lungo e difficile, con diversi rinvii che hanno fatto perdere un po’ di fiducia in quello che vuole essere l’erede spirituale della storica seria “Mega Man”. Ora il gioco ha finalmente una data di uscita ufficiale fissata per il 24 giugno 2016, ma, a vedere il suo nuovo trailer, non ha la più pallida idea di come conquistare o riconquistare la fiducia dei giocatori. Sul serio, guardate qui che capolavoro.

È un trailer che potrebbe essere mostrato ai corsi professionali di marketing per spiegare come non si debba fare un trailer. L’inizio potrebbe diventare persino celebre. “Ehi, you, look at the screen, let me ask you a question. Do you like awesome things that are awesome? Then you you have to play this game, dude: it’s freaking cool”. “Ehi, tu, proprio tu, sono qui nello schermo! Lascia che ti faccia una domanda. Ti piacciono le cose fighe che sono fighe? Allora devi davvero giocare a questo gioco, ragazzo mio: è ganzo da morire!”. Non so neanche se si dica più “ganzo”, ma negli anni Novanta era un termine di moda e mi sembrava adatto per un trailer che inizia invitando lo spettatore a guardare lo schermo come se stesse uscendo non da Youtube, ma dalla tv. Ed è possibile trascorrere tanto tempo a dire quanto un gioco sia “figo” e con una tale voce piatta a monotona invece che mostrare tutta questa meraviglia? Penso tra l’altro che “Mighty No. 9” possa essere effettivamente “figo”, che abbia davvero delle potenzialità da mostrare… perché devo sentirle raccontare da una voce?

Un trailer, una qualsiasi pubblicità, non deve descrivere le caratteristiche del prodotto. Non è questo il suo compito, o almeno non è questo il suo compito principale. Guardate le pubblicità di automobili o di profumi: raccontano di fughe a Parigi, gite fuori porta con la famiglia, notti insonni passate a suonare il pianoforte con la donna che si ama, strade polverose da divorare. I videogiochi, come automobili o profumi, sono esperienze difficili da descrivere con un elenco di caratteristiche. Quello che mi deve arrivare è l’emozione, la poetica che l’autore, il designer, l’ideatore del profumo aveva in mente durante la sua creazione.

Il trailer di “Mighty No. 9” vorrebbe parlare di un gioco che riporta alle atmosfere dei platform 8bit e 16bit senza rinunciare ad aggiornare il gameplay e a dargli nuova forza. Ma l’unica cosa che avvicina il video agli anni 90 è una certa ingenuità su come si possa parlare di un videogioco. Ripenso al trailer americano di “The Legend of Zelda: Ocarina of Time”, che non solo presentava il gioco con uno spirito che ricorda quello di un “Dark Souls” ma, ignorando di star parlando di una delle serie più amate dalle videogiocatrici, anche in un’epoca in cui le ragazze giocavano meno ai videogiochi, terminava con una provocazione ormai celebre. “E infine, ti prenderai la ragazza, o giocherai come una ragazza?”. Tesoro, non hai la più pallida idea di come giochi una ragazza.

Il trailer di “Mighty No. 9” sarà, però, probabilmente ricordato per una delle sue frasi finali. “And make the bad guys cry like an anime fan on prom night”. “E fai piangere i cattivi come se fossero degli appassionati di cartoni animati giapponesi la notte del ballo di fine anno scolastico.” Oh, sì, voi sì che conoscete il vostro pubblico e sapete farvi amare dai videogiocatori. Bel lavoro Deep Silver. Continuo a sperare che, nonostante i ritardi e questo trailer, “Mighty No. 9” sia un buon gioco, ma non mi state aiutando in questo.

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