Raiders of the Broken Planet: MercurySteam dopo Castlevania si dà alla fantascienza

MercurySteam è lo studio responsabile del promettente (ma pieno di promesse non mantenute) “Clive Barker’s Jericho”, dell’amato “Castlevania: Lords of Shadow” e dei meno amati “Castlevania: Lords of Shadow – Mirror of Fate” e “Castlevania: Lords of Shadow 2”. Dopo essersi separati da Konami, che ha voluto intraprendere strade diverse e allontanarsi dai videogiochi per PC e console dedicandosi ai dispositivi mobili e alle macchine per il gioco d’azzardo, MercurySteam ha iniziato a lavorare come studio indipendente a un nuovo gioco: “Raiders of the Broken Planet”.

Sono accompagnati nell’impresa da Dave Cox, il produttore di Konami che li ha sostenuti durante il lavoro sulla loro trilogia di “Castlevania: Lords of Shadow” e che ha abbandonato la compagnia quando il progetto si è concluso e Konami ha smesso di essere interessata a sviluppare giochi al di fuori del Giappone. “Raiders of the Broken Planet” è uno sparatutto multiplayer asimmetrico, quattro contro uno ma totalmente diverso da “Evolve” e dagli altri giochi che sviluppano la formula di quattro personaggi più deboli contro un personaggio più forte. Sarà distribuito a episodi, in modo da permettere ai videogiocatori di iniziare a giocare spendendo una cifra ridotta ed è possibile già iscriversi alla sua beta per PC dal sito ufficiale.

In una interessante intervista appena uscita su Eurogamer (da cui proviene anche il video di gameplay che vedete qua sopra), il direttore di MercurySteam Enric Alvarez e Dave Cox raccontano la genesi del gioco e della loro trilogia “Castlevania: Lords of Shadow”. Le parole che riporto sono di Dave Cox. “Il valore della produzione è quello che avemmo per i giochi di Lords of Shadow. Lo sviluppo è più complesso perché è un videogioco multiplayer online. È una grande impresa, perché è autofinanziato [nota: durante l’intervista MercurySteam rifiuta di spiegare da dove provengano i fondi] e autopubblicato. È il progetto più ambizioso che abbiamo realizzato come studio… è davvero così. Anche solo far funzionare come volevamo le meccaniche è stata una sfida, ma ora sta cominciando a prendere forma.

Faremo beta regolarmente durante l’anno e più tardi, nel 2016, introdurremo le beta anche su Xbox One e PlayStation 4. Spero che quando le persone lo proveranno capiranno che è qualcosa di diverso da ciò che pensavano. Stiamo lavorando in silenzio, come facemmo per Lords of Shadow. La persone non sapevano molto sul gioco fino al momento in cui fu lanciato e spero che questo gioco sorprenderà piacevolmente le persone quando ci metteranno le mani sopra.

È tutta una questione di multiplayer. Multiplayer uno contro quattro. Tutti allora pensano che sia come Evolve, ma non è per niente come Evolve. […] In Evolve tu giochi come mostro, e il gameplay del mostro è molto diverso da quello della squadra dall’altra parte. Nel nostro gioco ogni membro della squadra può cambiare fazione. Quindi stai giocando contro un altro giocatore che possiede le tue stesse abilità e l’antagonista gioca insieme all’Intelligenza Artificiale e non è da solo. Ha anche boss e mini-boss ad aiutarlo. Molto diverso da Evolve. E grazie all’ambientazione e all’aspetto umoristico dei personaggi c’è una grande varietà. Non è neanche uno sparatutto MOBA rapido. È un’esperienza più lenta, più tattica e strategica. Usi il sistema di copertura, scegli il momento di entrare in azione, e devi combattere contro i nemici e gli altri giocatori per avere le munizioni: non puoi buttarti in mezzo e sparare a casaccio o finisco le munizioni. Quindi devi davvero valutare quello che stai facendo. Rispetto a quello che la gente si aspetta è uno sparatutto dal ritmo più lento.”

L’intervista contiene molti altri dettagli interessanti, soprattutto sul rapporto tra MercurySteam, Konami e Kojima (che a quanto pare ha solo supervisionato e approvato il progetto di “Castlevania: Lords of Shadow” senza lavorarci sino all’adattamento giapponese). Una cosa che viene più volte ripetuta da Enric Alvarez è che, nonostante il gioco non sia piaciuto alla critica, “Castlevania: Lords of Shadow 2” è stato un grande successo commerciale, uno dei giochi più venduti e amati della serie “Castlevania” che Konami voleva mettere da parte e non sfruttare più. L’unica critica che Alvarez sembra fare alla sua opera è che non è andata nella direzione sperata dai giocatori, che avrebbero voluto un grande viaggio come quello che hanno trovato in “Castlevania: Lords of Shadow” e si sono invece trovati ristretti in un’esperienza diversa, più intima e più intenzionata (sempre secondo Alvarez) a investigare i suoi protagonisti. L’intervista è davvero interessante e dà più volte l’occasione ad Alvarez e Cox di attaccare la stampa e le cose che sono state scritte su MercurySteam negli anni, da, appunto, le cattie recensioni di “Castlevania: Lords of Shadow 2” alle voci sulla tirannia di Alvarez stesso a quelle di una loro proposta per un “Metroid” per Nintendo 3DS e Wii U.

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