Reigns 2 porterà Tinder tra Rococò e Neoclassicismo

Il festival Game Happens! era presente all’interno dell’Internet Festival 2016 di Pisa con uno showcase durante il quale ho avuto l’occasione di scambiare qualche parola con François Alliot, lo sviluppatore dietro studio Nerial e il suo “Reigns”. Proprio durante il Game Happens! di Genova ebbi l’occasione di provare per la prima volta “Reigns”, un incontro davvero unico tra Tinder e videogioco gestionale, ma al momento di recensirlo ho scoperto anche un’inaspettata dimensione narrativa che il gioco riusciva a costruire attraverso le mie scelte e la loro interazione con i personaggi non giocanti. Quando Alliot mi ha detto di aver già iniziato a lavorare a “Reigns 2” ho voluto un po’ approfondire.

“Alcuni giocatori hanno chiesto di poter giocare anche come una regina” mi ha detto Alliot, aggiungendo che permetterlo in “Reigns” originale sarebbe difficile e lo avrebbe costretto a rielaborare molte interazioni già esistenti ma che “Reigns 2” avrà una regina come protagonista. Ci sarà anche un cambiamento nell’ambientazione, che passerà da quella medievale di “Reigns” a una legata al Settecento di Marie Antoinette e all’Ottocento neoclassico. Questo potrebbe influenzare anche alcune delle meccaniche di gioco: “i duelli potrebbero essere stavolta duelli con le pistole” mi ha detto Alliot, chiarendo che si tratta di un’idea che non arriverà per forza nel gioco definitivo.

In “Reigns” sono un re che, avendo venduto la sua anima al Diavolo per il potere eterno, ma non per l’immortalità, è costretto a reincarnarsi nei suoi successori ogni volta che muore, prigioniero del potere, prigioniero delle quattro forze (Chiesa, popolo, esercito e denaro/mercanti) che lottano per la supremazia nel suo Regno. Il mio compito è bilanciare questi quattro poteri, ma a ogni scelta che mi trovo di fronte posso rispondere solo in due modi: come su Tinder posso fare uno swipe verso sinistra (che solitamente corrisponde al “no”) o verso destra (che solitamente corrisponde al “sì”). Alliot mi spiega (ripetendo in parte quanto scritto su Polygon) che l’ispirazione viene dal referendum della Brexit e, in generale, dal modo in cui i politici cercano di semplificare questioni in realtà complesse. “Reigns” e le mille morti e catastrofi che il suo re incontra sono la conseguenza estrema di questo modo di far politica, perfettamente rappresentato anche dal nostro Referendum costituzionale e dalla sua campagna elettorale.

Alliot non sa se nel seguito sarà presente di nuovo il tema del patto col Diavolo, ma assicura che anche in “Reigns 2” il giocatore avrà un motivo per passare, di generazione in generazione, attraverso le regine della dinastia. Intanto sta continuando a espandere il “Reigns” originale e ha l’obiettivo di raggiungere il migliaio di carte (cioè di eventi) disponibili con i prossimi aggiornamenti gratuiti. “Reigns” di Nerial è già disponibile per dispositivi iOS, Android e su Steam.

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