Togliete Twitter a Electronic Arts

È un momento molto affollato per gli sparatutto: quasi in contemporanea escono “Battlefield 1” di EA DICE, “Titanfall 2” di Respawn (entrambi prodotti da Electronic Arts) e “Call of Duty: Infinite Warfare” di Infinity Ward e Activision. “Battlefield” e “Call of Duty” sono due serie storicamente rivali: “Battlefield” ha definito un suo stile nello sparatutto multiplayer ma ha anche spesso rincorso “Call of Duty”, soprattutto per quanto riguarda la Campagna per giocatore singolo, e il suo successo, mentre “Titanfall 2” è in una situazione assai più complessa perché è creato da Respawn, cioè da ex-membri ed ex-dirigenti dell’originale studio Infinity Ward, dai creatori di “Call of Duty” e “Call of Duty 4: Modern Warfare”.

E a quanto pare i panni sporchi si lavano su Twitter. EA DICE aveva già usato la piattaforma per prendere in giro (un po’ a ragione, devo dire) il primo trailer di “Call of Duty: Infinite Warfare”, e stavolta Electronic Arts sta cinguettando su Twitter mettendo a confronto il nuovo gioco di Infinity Ward con “Titanfall 2”, con cui è effettivamente molto prossimo. Citando IGN, l’account Twitter di “Titanfall” (gestito da Electronic Arts, non da Respawn) ha scritto: “Uno è più che altro lento e laborioso, mentre la frenetica precisione dell’altro è elettrificante… decidete voi #FateLaSceltaGiusta.”

A Respawn hanno subito chiarito che l’unica loro voce ufficiale su Twitter è il loro account, precisando che hanno solo amore e rispetto per i loro compagni sviluppatori. Insomma, essi non c’entrano nulla con gli attacchi che Electronic Arts sta portando avanti per recuperare terreno dopo le scarse vendite di “Titanfall 2”. Scarse vendite dovute non tanto alla qualità del gioco, ma alla quantità di offerta di sparatutto in prima persona che è arrivata tutta insieme sul mercato, schiacciando tra i due giganti “Battlefield” e “Call of Duty” una serie ancora giovane che aveva bisogno di un lancio più attento. E trovo molto antipatico, molto spiacevole, che Electronic Arts sfrutti l’account di “Titanfall”, un gioco Respawn, per attaccare “Call of Duty: Infinite Warfare”, un gioco Infinity Ward, un gioco fatto da ex colleghi degli autori di “Titanfall 2”, probabilmente da loro amici.

justwwithings

La pessima iniziativa di Electronic Arts si aggiunge alla scelta di usare sui social una serie di meme divertenti… o presumibilmente divertenti per la mente di uno strapagato pubblicitario americano… sulla Prima Guerra Mondiale allo scopo di pubblicizzare “Battlefield 1”. La campagna #justWWIthings è andata avanti da luglio sin quando non è diventata tanto esagerata e offensiva da dover essere cancellata. Mi rendo conto che sia difficile vendere un videogioco che vuole rendere comunque divertente la tragedia della Prima Guerra Mondiale (37 milioni di soldati e 7 milioni di civili uccisi) senza fare pubblicità che mostrano la Prima Guerra Mondiale come una cosa divertente, ma i videogiochi possono essere complessi (e mi pare che “Battlefield 1” non rinunci a una certa complessità) e ricchi anche di contraddizioni, mentre la pubblicità è diretta, e vuole i miei soldi. E mostrare una GIF di un soldato ucciso da un lanciafiamme con sopra la scritta “quando sei troppo caliente per la disco” è forse esagerato. Tra l’altro, che brutta combinazione di brutti font.

Peter Moore, dirigente di Electronic Arts, aveva in passato dovuto eliminare una foto di se stesso con addosso una felpa di “Battlefield 1” dopo averla pubblicizzata dicendo che “la guerra di trincea richiede un particolare equipaggiamento e vestiario. Per questo è nata la felpa di Battlefield 1 con tasche per armi corpo-a-corpo e Doritos.” Peccato non aver avuto questa roba sul Grappa, signor Moore. Quindi… che altro aggiungere? Togliete Twitter a Electronic Arts.

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