Kojima ultimò Metal Gear Solid 5 in un clima da incubo

Durante The Game Awards 2016 Hideo Kojima è stato premiato con l‘Industry Icon Award, un riconoscimento che è stato esplicitamente post come risarcimento per quanto accaduto durante The Game Awards 2015, quando Konami vietò a Kojima di ritirare personalmente i premi assegnati al suo “Metal Gear Solid 5: The Phantom Pain”. Sappiamo già che la vita degli sviluppatori all’interno dell’industria giapponese è un incubo, e la situazione è solo peggiorata da quando il mercato delle console ha cominciato a decrescere e le compagnie hanno iniziato a concentrarsi su giochi a basso costo per dispositivi mobili. Jim Sterling, discutendo delle pratiche di Konami all’epoca del conflitto tra l’azienda e Kojima, aveva investigato la situazione, scoprendo per esempio che è normale in molte compagnie che autori stimati vengano gettati via quando non servono più e riciclati come uomini delle pulizie o come portieri.

In una intervista Glixel Geoff Keighley, creatore dei The Game Awards, aggiunge ulteriori dettagli agli ultimi mesi di lavoro di Kojima in Konami, quando l’autore stava terminando lo sviluppo di “Metal Gear Solid 5: The Phantom Pain”.”Il fatto cher abbia finito quel gioco in quella situazione è davvero sorprendente. Era chiuso in una stanza separata e in un piano diverso da tutto il resto della sua squadra di sviluppo durante i sei mesi finali dello sviluppo. Non poteva neanche parlare con la sua squadra: era obbligato a parlare per interposta persona. È così che quel gioco è stato completato.” Non è più tanto sorprendente, quindi, che il finale di “Metal Gear Solid 5: The Phantom Pain” sia monco dell’ultima missione e di una degna conclusione che colleghi il gioco a “Metal Gear” (di cui è prequel).

Kojima aveva uno stretto rapporto con la sua squadra. All’interno di Konami, in cui lavorava da trenta anni, esisteva una sua etichetta personale, la Kojima Productions, e Kojima partecipava attivamente a tutte le fasi creative e tecniche dei suoi videogiochi, dalla creazione della storia a quella del motore alla programmazione vera e propria. Mi pare orribile averlo improvvisamente isolato da quello che era stato per anni il suo studio, e mi sembra poco intelligente (uso un eufemismo) aver sabotato la fine dello sviluppo di “Metal Gear Solid 5: The Phantom Pain” impedendo a Kojima di coordinare personalmente la sua squadra per ben sei mesi. Ora Kojima lavora nella sua Kojima Productions indipendente e sviluppa il suo nuovo videogioco, “Death Stranding”, che sarà prodotto da Sony e sarà distribuito per PlayStation 4 e PC. Durante The Game Awards 2016 ne è stato mostrato anche un nuovo trailer che svela il ruolo di Mads Mikkelsen (“Hannibal”) nel progetto.

This post was last modified on 4 Dicembre 2016 01:36

Matteo Lupetti: MATTEO "il signor M" LUPETTI (Pisa, 30 aprile 1988) dopo essersi diplomato in Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze nel 2010 si dedica a sceneggiature per altri autori, vignette, illustrazioni, grafica, alla autoproduzione con vari collettivi indipendenti e alla scrittura di articoli su videogiochi per vari siti internet. Sta ora studiando Sommelerie. E-MAIL: matteolupetti@webtrek.it