Super Mario Run avrà sempre bisogno di una connessione internet

Nintendo sta in questi giorni promuovendo “Super Mario Run”, il suo primo vero videogioco per dispositivi mobili (“Miitomo” è più che altro una app social). La scorsa settimana Shigeru Miyamoto e Reggie Fils-Aimé, presidente di Nintendo of America, sono persino andati a “The Tonight Show” di Jimmy Fallon per mostrare “Super Mario Run” e presentare la sua demo, attualmente già disponibile su App Store, mentre i canali YouTube di Nintendo diffondono nuovi video promozionali. “Super Mario Run” arriverà su dispositivi mobili iOS domani, 15 dicembre 2016 e €9,99. Trovate qui tutte le informazioni sulle sue modalità di gioco.

Non sono un amante degli endless runner, anche se son pronto a fare qualche eccezione e credo che “Super Mario Run” possa davvero azzeccare l’incontro tra le meccaniche del genere e quelle del re dei videogiochi di piattaforme (Super Mario, appunto). Non vedo l’ora che, dopo il periodo di esclusiva temporanea per Apple, “Super Mario Run” diventi disponibile anche per Android. Guardate che meraviglia il gameplay mostrato durante “The Tonight Show” di Fallon: ogni livello dovrebbe avere le sue monete segrete e i suoi percorsi nascosti, e non posso che essere felice per la decisione di Nintendo di vendere “Super Mario Run” completo piuttosto che distruggerlo con una distribuzione free-to-play e un sistema di microtransazioni. Anzi, a quanto pare non esisteranno proprio microtransazioni in “Super Mario Run”.

Reggie Fils-Aimé ha anche mostrato il nuovo Nintendo Switch in azione, sia inserito nella stazione fissa sia staccato nella conformazione portatile, con “The Legend of Zelda: Breath of the Wild”. Più sotto trovate anche il video di Miyamoto che esegue insieme ai The Roots il tema principale di “Super Mario Bros.”. Ma la questione di cui volevo parlarvi è diversa: “Super Mario Run” avrà bisogno di una continua connessione a internet. Non potrete proprio giocarci senza essere connessi.

Secondo Miyamoto, che ne ha parlato con Mashable, la decisione è principalmente dovuta a motivi di sicurezza: “Super Mario Run” è il primo videogioco Nintendo ad apparire su una piattaforma che non è creata da Nintendo, e la compagnia vuole essere sicura che il codice non sia rubato da pirati. Anche per questo motivo “Super Mario Run” uscirà prima su piattaforma Apple, un ambiente molto più chiuso rispetto a quello Android. Nintendo ha confermato la notizia a Polygon: “Super Mario Run” funzionerà solo online. “La connettività online ci permette di offrire una varietà di caratteristiche e di servizi che migliorano l’esperienza di gioco. Super Mario Run non è un’esperienza statica, ma qualcosa su cui i giocatori vorranno tornare più volte per scoprire cose nuove e inattese. Per esempio, la connettività online può offrire cose come accesso ai dati degli altri utenti per nuove Sfide di Toad generate automaticamente, eventi all’interno del gioco per dare agli utente nuove sfide e ricompense per tempi limitati, connessione all’Account Nintendo per accedere ai dati da dispositivi diversi.”

In Giappone la rete Wi-Fi è diffusa in molti locali pubblici e sui trasporti, anche dove la normale rete internet non arriverebbe. Ma nel resto del mondo non è così (e non è così neanche in molte zone del Giappone a dire il vero, perché non esistono solo Tokyo e Kyoto nell’arcipelago). Sempre più giochi richiedono una connessione internet continua, o per evitare la pirateria o per permettere la comunicazione tra la progressione delle modalità per giocatore singolo e quella del multiplayer, o per entrambi i motivi. Ma questo, soprattutto su dispositivi mobili, è ancora un grosso problema, a causa del consumo di dati e dei problemi nella diffusione della rete internet e delle reti Wi-Fi (ed è un problema presente tanto a Poggibonsi quanto a New York): tanti giocano sul cellulare durante gli spostamenti, e spostarsi da città a città vuol dire attraversare gallerie e spazi rurali in cui manca ancora l’illuminazione stradale, mentre i mezzi pubblici urbani italiani (e internazionali) sono ancora principalmente privi di prese e Wi-Fi per permettere l’uso dei dispositivi mobili. La preoccupazione di Nintendo era, ancora una volta, la difesa dei suoi diritti in questo vario panorama internazionale, mentre nessuno si è preoccupato dei diritti dei consumatori.

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