Kojima chiarisce qualche dettaglio su genere e multiplayer di Death Stranding

Hideo Kojima ha rilasciato un’intervista per PlayStation Blog su “Death Stranding”, che uscirà in esclusiva per PlayStation 4 ed è prodotto da Sony (in teoria dovrebbe poi uscire anche per PC, ma non abbiamo più sentito niente a riguardo). Come al solito Kojima è stato piuttosto misterioso sui dettagli di “Death Stranding” e del suo gameplay, ma ha chiarito con una certa chiarazza di che genere di gioco stiamo parlando.

“È un gioco d’azione, un gioco d’azione open-world con un sacco di libertà. Avete un sacco di libertà di scelta su cosa fare… potete fare quello che volete e usare veicoli e così via. Se siete amanti del combattimento ci sono molte opportunità per scontri. Ma se non siete quel tipo di videogiocatore ci sono altri modi per giocare. Non posso dire molto ma è un gioco open-world, un gioco d’azione molto intuitivo da giocare. Una volta che entrate nel mondo e iniziate a esplorare speriamo che troviate qualcosa che non avete mai visto prima.” Kojima vuole realizzare un gioco che sia intuitivo per chi è abituato agli sparatutto, ma che abbia “un certo nuovo genere di profondità, qualcosa che i giocatori potrebbero non aver mai visto prima.” Il gioco non si concentrerà neanche solo su armi da fuoco e sparatorie. “In questo gioco potete farlo [potete unirvi a un altro giocatore per sconfiggere avversari più forti a colpi d’arma da fuoco o scontrarvi in modo competitivo] ma volevo andare un po’ più in profondità e fare qualcosa che non si concentri su un’arma come una pistola e questo è quello che ha una connessione con il concetto di strand [filo]“.

Il multiplayer di “Death Stranding”, da come ne parla ora Kojima, mi ricorda poi il multiplayer senza soluzione di continuità che ha iniziato ad andare di moda dopo “Demon’s Souls”, la serie di “Dark Souls” e “Bloodborne”. “Se volete giocare il gioco da soli, senza una componente online, va benissimo. Abbiamo una componenente online e, di nuovo, è diversa in quanto ci sarà qualcosa di diverso dal solito versus che le persone si aspettano dai giochi online. Molti giochi hanno una campagna e quando la avete finita vi dedicate all’online. Questo non è quel genere di gioco.” Open-world, azione, veicoli, possibili risoluzioni non violente, multiplayer integrato nella campagna… mi sembra che Kojima abbia deciso di imboccare con “Death Stranding” una strada non troppo diversa da quella imboccata per esempio da Ubisoft con “Watch Dogs 2”.

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