Everything vi permette di essere qualsiasi cosa nell’Universo su PC, Mac e PS4

“Everything”, il nuovo videogioco di David OReilly, arriva oggi anche su PC e Mac, via Steam, dopo essere già arrivato precedentemente su PlayStation 4. “Everything” è un’esperienza interattiva che permette al giocatore di giocare nei panni di (quasi) qualsiasi oggetto o creatura dell’Universo. In “Everything” possono essere una rana e posso essere una galassia, posso essere un triangolo di pizza abbandonato per terra o posso essere un branco danzante di lampioni della luce.

Il gioco è accompagnato dalla colonna sonora di Ben Lukas Boysen ed è narrato attraverso registrazioni del filosofo novecentesco Alan Watts, uno dei primi a portare con successo in Occidente le filosofie orientali e importante soprattutto per la spinta che con lui il buddismo zen ha avuto in California. Alan Watts credeva nell’unità e nella continuità dell’intero Universo e di tutti i suoi enti, nella distruzione del muro tra “io” e “te”, e così fa “Everything”, rompendo ogni distinzione. Senza obiettivi, cronometri, punteggi, con una progressione lenta che rispetta la narrazione e le idee del gioco, “Everything” non è un’esperienza certo per tutti, ma, come scriverò nel dettaglio nella mia futura recensione, è un’esperienza che tutti dovrebbero provare per scoprire come un gioco può parlare di filosofia, come delle idee possono essere rese giocabili e interattive creando stupore, divertimento, curiosità. Un consiglio: preparate un gamepad, perché sinora i controlli da tastiera e mouse erano tremendi.

David OReilly è famoso soprattutto come animatore (magari avete visto il suo episodio per “Adventure Time”, e ha anche lavorato alle animazione dei videogiochi del film “Lei”, da lui ideate) ma ha già un videogioco alle spalle: “Mountain”, un tamagotchi meditativo in cui devo prendermi cura di una montagna, in cui io sono una montagna, in cui sono il tutto. Un piccolo antenato di “Everything” che vi consiglio di riscoprire.

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