Resident Evil 7 Biohazard e il suo finale sono ora un po’ più chiari

Con il rinvio dell’uscita del DLC gratuito di “Resident Evil 7: Biohazard”, intitolato “Not a Hero” e incentrato su Chris Redfield, è accaduta una cosa strana: una costosissima replica della pistola Albert P1, arma finale di “Resident Evil 7: Biohazard”, è stata messa in commercio in Giappone con un libretto che svela già informazioni sul gioco che probabilmente avremmo dovuto scoprire solo nel DLC. Da qui in poi siamo nel territorio degli spoiler, non solo per chi non ha giocato e finito “Resident Evil 7: Biohazard” ma anche per chi lo ha finito e non vuole vedersi anticipare informazioni che saranno date in “Not a Hero” o forse nel prossimo film d’animazione “Resident Evil: Vendetta”. Stiamo per scoprire cosa sia l’Umbrella Corporation mostrata alla fine del gioco e perché Chris Redfield ne faccia parte.

Come ho evidenziato precedentemente, cercando di ricollegare la trama e il finale di “Resident Evil 7: Biohazard” alla storia della serie “Resident Evil”, il simbolo che vediamo sull’elicottero nel finale del gioco (e che vedete in apertura di questo articolo) non è quella dell’Umbrella Corporation originaria, cioè della compagnia farmaceutica, ora fallita, che sviluppò il T-Virus e le sue varianti nel tentativo di creare soldati immortali. Il simbolo, più che un ombrello, ricorda una Croce di Malta, ed è simile (ma blu invece che rosso) a un simbolo che abbiamo già visto nella serie: quello degli Umbrella Corps.

umbrella corps logo

Gli Umbrella Corps, visti nel pessimo videogioco multiplayer a squadre “Resident Evil: Umbrella Corps”, sono un corpo armato che recupera armi biologiche per conto delle compagnie che sono sopravvissute al disfacimento dell’Umbrella e che ancora continuano a lavorare con pericolosi virus a scopo bellico. Ma anche se l’elicottero fosse effettivamente dei mercenari Umbrella Corps e non dell’originaria Umbrella Corporation, perché Chris Redfield dovrebbe essere a capo di una loro operazione? Gli appassionati sono arrivati al punto di ipotizzare che il personaggio che viene presentato come Redfield in “Resident Evil 7: Biohazard” sia un impostore, ma Capcom ha infine chiarito che si tratta effettivamente del co-protagonista del primo “Resident Evil”, ora tornato ad avere un modello più realistico e meno grottesco e muscoloso.

Secondo parte del contenuto del volantino incluso con la replica della pistola di Wesker l’Umbrella Corporation dopo il fallimento e la bancarotta è stata rimessa in piedi secondo il “Chapter 11”, una parte della legge statunitense sulla bancarotta che permette alle compagnie di ristrutturarsi in seguito al dissesto finanziario. La nuova Umbrella Corporation, caratterizzata da un logo blu invece che rosso come in origine, ha come compito quello di rimediare agli errori (e agli orrori) del passato con la fabbricazione in massa di armi anti-bioterrorismo (come la pistola Albert P1 vista alla fine di “Resident Evil 7: Biohazard”) per organizzazioni come la BSAA di cui fa parte Redfield. Queste armi sono create sfruttando le conoscenza raccolte in passato da Albert Wesker stesso. Il logo rosso resta invece il simbolo dell’Umbrella originaria, e proprio con il colore rosso il corpo di mercenari Umbrella Corps si differenziano dalla nuova Umbrella Corporation. Quale sia il legame tra queste due entità non è stato ancora chiarito (gli Umbrella Corps agiscono in realtà per la nuova Umbrella Corporation, ma nascondono magari scopi meno nobili di quelli dei nuovi dirigenti?) ma almeno ora è chiaro che Chris non è improvvisamente passato dalla parte dell’Umbrella o di un qualche gruppo mercenario.

fonte Stevivor
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