Xiaomi Mi 6, scarsa disponibilità per colpa di…Samsung?

A tre settimane dalla presentazione, lo Xiaomi Mi 6 fa ancora parlare di sé: è indubbio che il nuovo top di gamma dell’azienda cinese abbia catturato l’attenzione degli appassionati grazie alle sue (super) specifiche tecniche. Attenzione che, però, ha portato in dote una pressione non da poco per il produttore, alle prese con una domanda che è andata oltre le aspettative.

Qualcosa di simile i più attenti lo ricorderanno anche con Xiaomi Mi Mix e Xiaomi Mi Note 2, ad oggi è comunque una mezza impresa assicurarsi un Mi 6 nonostante un paio di “flash sales” già effettuate sugli store online. Resta da capire, allora, perché ci siano ancora così tante difficoltà da parte degli utenti.

Una fonte interna all’azienda ha seccamente smentito l’ipotesi di una disponibilità limitata voluta direttamente da Xiaomi, così come quella relativa ad una difficoltà propria della casa cinese di fronte alle numerose richieste. I motivi dei ritardi? Problemi nella filiera di produzione. In particolare sarebbe il corpo in ceramica della versione più costosa a registrare le difficoltà più evidenti, una lentezza dovuta alla difficoltà di assemblaggio e alla rifinitura del materiale non esattamente semplice.

Se, però, la questione ceramica riguarda solo una variante, c’è da registrare anche la poca disponibilità di processori Snapdragon 835, praticamente monopolizzati da Samsung per i suoi Galaxy S8. Qualcomm, tanto per rendere la situazione ancora più difficoltosa, sta facendo i conti con diversi problemi anche per la delicatezza e la complessità dei nuovi chip a 10 nanometri.

Insomma, se paradossalmente le scorte limitate aumentano l’hype degli utenti, Xiaomi si ritrova a dover fare i conti con una situazione poco fluida e con pochi spiragli nell’immediato futuro, tanto che lo stesso numero uno dell’azienda, Lei Jun, non ha fornito una data precisa sull’effettiva commercializzazione dei modelli silver e blu.

fonte GizmoChina
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