Apple apre Siri alle app di terze parti: l’annuncio al WWDC 2017

Siri è senza ombra di dubbio uno degli assistenti vocali più utilizzati e apprezzati del momento. Si tratta però di un tool che per quanto sia utile e innovativo è ancora troppo “chiuso” su se stesso. Consapevole di questi limiti, Apple ha quindi deciso di cambiare senso di marcia e aprire i servizi di Siri anche alle applicazioni di terze parti.

Finora Tim Cook & Co. sono sempre stati convinti del fatto che rendere chiuso questo tool avrebbe significato dargli un’aria di maggior pregio, di maggiore ricercatezza e qualità. Ma la concorrenza avanza e la politica, anche in casa Apple, evidentemente deve essere ripensata.

A dire il vero già con iOS 10 Apple ha iniziato a muovere qualche passo in quest’altra direzione, e lo ha fatto tramite apposite API che consentono di usare alcune funzioni di Siri nel campo dei pagamenti, del booking online, della ricerca di foto e della messaggistica. Ma tutto ciò, per quanto abbia indubbiamente rappresentato un primo passo verso l’apertura di Siri, non è sufficiente: l’obiettivo del colosso di Cupertino è di espandere il suo assistente vocale in modo molto più netto, convinto e trasversale.

Durante il WWDC 2017, quindi, non è affatto escluso che Apple non possa ufficializzare l’apertura di Siri anche ad altre tipologie di app, cioè ad applicazioni che non rientrino necessariamente nelle categorie su descritte. Ovviamente si tratterà di un processo graduale, ma è lecito supporre che dopo qualche primo mese di rodaggio Siri sarà disponibile a prestarsi a qualunque tipologia di servizio!

fonte Apple Insider
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