Neill Blomkamp (District 9, Elysium, Humandroid) distribuirà una serie di cortometraggi su Steam

Neill Blomkamp, regista dell’interessante “District 9”, del deludente “Elysium” e di “Chappie”, curiosamente tradotto in italiano come “Humandroid” senza alcuna necessità, e responsabile di un tentativo di portare al cinema “Halo” (tentativo fallito che dette vita a “District 9”) e di creare un “Alien 5”, ha annunciato di voler rilasciare con la sua nuova compagnia Oats Studios cortometraggi sperimentali per  una serie di circuiti tra cui YouTube e soprattutto Steam, la piattaforma di distribuzione digitale di Valve nata per i videogiochi ma ora dotata di sezioni anche per film e software generico.

Attualmente, Oats Studios ha pubblicato solo un breve trailer di quello che viene chiamato “Oats Volume 1”, in cui segnalo la presenza di quella che mi pare proprio Dakota Fanning a 0:24 e di Sigourney Waver a 0:40. Il cortometraggio ha un’ambientazione post-apocalittica in cui una razza aliena e rettiloide ha invaso la Terra per sterminare l’umanità. Blomkamp sembra ancora indeciso su come monetizzare la serie, e ipotizza attualmente di distribuire gratuitamente “Oats Volume 1”, anche su YouTube, per poi vendere “Oats Volume 2”.

Intanto, Steam gli darebbe la possibilità di fare un esperimento: vendere come contenuti aggiuntivi ai film cose come raccolte di concept art, modelli tridimensionali e asset. “L’idea con Steam è che possiamo avere tutto nello stesso posto. Concept art se le persone le vogliono, asset 3D scene per Maya… possono avere tutto” cinguetta Blomkamp su Twitter. “Cose extra come modelli 3D, asset per gli effetti speciali, concept art, il girato non montato, la colonna sonora eccetera… forse posso metterle su Steam per un prezzo nominale [non di mercato]. Se la gente vuole…” scrive in un altro cinguettio.

Blombkamp ha approfondito i motivi di questo esperimento su Steam in un’intervista a Glixel. Costretto nei meccanismi del cinema, in cui lavori a grandi opere da milioni di dollari che non consentono molta sperimentazione e, soprattutto, fallimenti, costretto nella netta divisione tra pubblico e autore, Blomkamp ha visto in Steam la possibilità di tentare, almeno di tentare, di rendere economicamente sostenibili questi esperimenti e di creare un rapporto diverso con una comunità. “Nell’Hollywood tradizionale hai questa situazione dove i registi lavorano a film piuttosto grandi e ci mettono un paio di anni a farli. Alla fine della loro carriera han fatto magari dieci o quindici film perché ci metti davvero tanto tempo a metter su i progetti. La mia ragione iniziale per voler far questo era perché in questo modo tradizionale non hai davvero l’opportunità di giocare quanto vorresti. Se pensi a un pittore, a uno scultore o a un musicista hanno centinaia di pezzi di opere incompiute ovunque mentre provano roba e vanno da un dipinto all’altro e poi tornano indietro. Siccome fare film richiede tanto denaro per un singolo progetto il cinema si comporta diversamente. Volevo davvero provare a immaginare se ci fosse un modo per non dover rispettare questo modo di lavorare, almeno per una metà della mia carriera. Voglio ancora fare grandi film a Hollywood, il mio interesse in quello non è svanito, ma come potevo introdurre nella mia vita la possibilità di giocare con le idee, una incubatrice, un luogo dove nascessero idee, come potevo farlo succedere?”

Blombkamp non è sicuro che Steam sia la piattaforma giusta per questo, ma è attualmente l’unica piattaforma esistente che permetta di provarlo e di comunicare anche con la comunità che nasce intorno a questi film e dare loro la possibilità di acquistare il girato non ancora montato per fare esperimenti, di giocare con i modelli tridimensionali, di creare un rapporto totalmente diverso tra opere cinamtografica e pubblico. Un rapporto più simile a quello che esiste tra videogioco e comunità di videogiocatori, con le mod e gli hack. “La maggior parte della gente vedrà i corti su YouTube, che è gratis. E perché non dovremmo allora mettere il contenuto sulla piattaforma più grossa? Ma poi le concept art e gli asset 3D e tutto quello che gli utenti potrebbero volere da noi saranno su Steam, su una piattaforma da cui possano scaricare queste cose. Magari ci saranno anche uno o due corti su Steam che faremo pagare per provare l’ecosistema e vedere se funziona. Ma inizialmente YouTube sarà il posto che la gente raggiungerà.”

fonte Gamasutra Glixel
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