Tutti potranno pubblicare su Steam e saranno gli utenti a dover far ordine

Valve aveva annunciato di voler cambiare il sistema che regola l’inserimento dei videogiochi indipendenti sulla sua piattaforma di distribuzione digitale e client Steam passando a quello che è stato denominato “Steam Direct”. Attualmente i giochi indipendenti, cioè senza un editore iscritto a Steam, vengono pubblicati su una piattaforma chiamata Steam Greenlight dopo il pagamento di $100 e lì vengono votati dalla comunità. In questo modo Valve può sapere quali giochi gli acquirenti desiderano e mettere su Steam i giochi che la comunità della piattaforma è effettivamente disposta a comprare.

L’idea potrebbe sembrare sensata (un negozio regola l’offerta letteralmente in base alla domanda), ma senza alcuna selezione da parte di Valve, senza alcun filtro in base alla qualità, Steam si è rapidamente colmato di giochi indipendenti, molti dei quali arrivano sulla piattaforma senza pubblicità, senza visibilità, diventando parte di una massa in cui è sempre più difficile scoprire opere valide e in cui non mancano giochi truffaldini pensati per abusare di Steam Greenlight o delle Carte Collezionabili di Steam, carte digitali ottenibili giocando ai videogiochi e poi vendibili. Alcuni sviluppatori creano giochi finti, li fanno approvare da Steam Greenlight approfittando della debolezza dei controlli, generano grandi quantità di chiavi per questi giochi, li fanno giocare a dei bot, ottengono le Carte Collezionabili del loro gioco e le vendono ai collezionisti. Guadagnano da un gioco non esistente, e a cui non sta giocando nessuno.

Steam Direct cambierà totalmente questo sistema: lo sviluppatore indipendente riempirà dei documenti, verificherà la sua identità, pagherà una tariffa e potrà pubblicare così su Steam, senza più passare da un voto popolare ma senza neanche un nuovo tipo di filtro. “Steam Direct”, appunto. Quanto questo sistema funzioni dipende evidentemente dalla tariffa adottata da Valve: una tariffa esageratamente troppo alta impedirebbe ai piccoli sviluppatori di arrivare sulla piattaforma, ma una tariffa solo simbolica permetterebbe di nuovo a chiunque di allagare Steam di giochi. Oggi Valve annuncia la tariffa per Steam Direct, e (probabilmente devo aggiungere “purtroppo”) è molto vicina a una cifra simbolica, perché è nuovamente di solo $100. Il fatto è che Valve ha esplicitamente deciso di smetterla di decidere quali giochi ospitare su Steam, e ha deciso di concentrarsi solo sul migliore i modi che gli utenti hanno per scoprire giochi adatti a loro.

Steam continuerà quindi a essere riempito da un numero crescente di giochi indipendenti (il 38% dei giochi presenti su Steam è stato pubblicato sulla piattaforma nel solo 2016) e sarà sempre più difficile scoprire e distinguere le opere di qualità. Questo problema, come ho raccontato in precedenza, non sarà risolto da persone pagate per curare il Negozio, ma dall’algoritmo che mi mostra i giochi suggeriti e soprattutto da utenti con i ruoli di Steam Curator (Curatori di Steam), influencer, critici e semplici appassionati che si occuperanno di consigliare i migliori giochi disponibili, e di Steam Explorer (Esploratori si Steam), che si metteranno alla ricerca di giochi sottovalutati per portarli alla luce. È come se in un immenso negozio, in cui tutti possono vendere tutto, gli scaffali dovessero essere gestiti dagli acquirenti.

fonte Valve
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