Google e quell’offerta (rifiutata) di 30 miliardi di dollari per Snapchat…

3 miliardi di dollari: fu questa l’offerta presentata da Facebook per acquisire Snap Inc. e – di conseguenza – Snapchat. Zuckerberg non riuscì ad acquisire l’allora emergente piattaforma di messaggistica istantanea ma, a quanto pare, non sembra sia stato l’unico ad approcciare Evan Spiegel, il CEO di Snapchat.

Sono diversi i rumors che parlano di una clamorosa offerta presentata da Google a inizio 2016 e che fece vacillare anche il granitico Spiegel, noto per la sua voglia estrema di mantenersi indipendente. 30 miliardi di dollari, è questa la cifra che sembra sia stata messa sul tavolo da Big G e che non riuscì a fare breccia. Un’offerta che arrivò poche settimane prima della quotazione in borsa di Snapchat; i documenti per la IPO non erano stati ancora presentati, la società fu valutata alla fine 25 miliardi di dollari (quasi un record nel campo dell’high tech).

Da Mountain View non hanno mai voluto commentare questa trattativa, da Snapchat si è sempre negata l’incredibile offerta di Google. Quello che è certo è che la fonte (Business Insider), oltre ad essere solitamente attendibile, ha riportato più voci di corridoio raccolte dalle due aziende e che confermerebbero che – invece – la trattativa ci fu ed arrivò anche in uno stato avanzato. Dopo essersi seduto a tavolino con Google, Spiegel decise però di declinare l’offerta. E di lottare, praticamente solo, contro chi di continuo saccheggia e copia le innovazioni della sua piattaforma.

Alfonso Alfano: Copywriter da oltre un decennio, appassionato di sport, storia, tech e new media. Ama viaggiare, da anni ha scelto di vivere in Spagna, pur non rinnegando le sue origini campane. Affascinato da Apple e da come la "mela" abbia cambiato il nostro modo di vivere la tecnologia, riesce comunque ad apprezzare in pieno Android e le sue mille sfaccettature.