Google Pixel 2 riceverà le prossime 3 versioni di Android. Ma è polemica su scorte e confezione…
Google Pixel 2 è destinato a dividere e continua ad essere, anche a poche ore dalla presentazione, uno smartphone tra i più “contraddittori” in circolazione. Sono molti gli aspetti che vanno catalogati come “eecellenze” che può vantare il nuovo smartphone di Mountain View (stamattina, in questo articolo, abbiamo parlato di un comparto fotografico eccezionale). Così come sono tantissime le critiche che piovono su un design giudicato ancora troppo “prudente” e, nel caso della versione standard, addirittura identico alla prima generazione.
Oggi si continua a discutere, come ovvio che sia, ed emergono ancora aspetti contraddittori. Uno farà di certo piacere ai tanti appassionati che daranno fiducia a Google Pixel 2: oltre ad arrivare con Android 8 Oreo a bordo, Mountain View garantirà addirittura 3 major updates nell’immediato futuro. Una scelta di certo inconsueta, soprattutto a questi livelli, e che dovrebbe quindi portare gli aggiornamenti ad Android P, Q e addirittura R nel 2020. Difficile dire se l’hardware sarà ritenuto obsoleto, intanto però la notizia va accolta con un sorriso.
Non si può altrettanto dire della confezione di Google Pixel 2: non ci saranno gli auricolari ad esempio, ma solo un adattatore da USB di tipo C a jack audio da 3.5 mm. Tra l’altro già l’assenza dell’attacco classico per le cuffiette è motivo di insoddisfazione generale. Altro punto fondamentale sono le scorte che si prevedono limitate proprio come accadde lo scorso anno. Ad oggi è disponibile all’invio sul Play Store Devices US, subito dopo la fine del periodo dedicato ai pre-ordini, solo la versione in nero di Google Pixel 2. Per le altre colorazioni dell’edizione standard e della versione XL si resta ancora sul generico. Non osiamo immaginare i tempi di attesa per l’Italia che, lo ricordiamo, è compresa nel secondo giro di distribuzione e riceverà solo Google Pixel 2 XL, disponibile (probabilmente per pochi) a partire dal 15 novembre.
