Demon’s Souls chiude i suoi server nel 2018 (anche in Europa)
Stamani è circolata la notizia sulla chiusura dei server giapponesi, e quindi di tutti i servizi online, per “Demon’s Souls” per PlayStation 3, primo videogioco della serie “Souls” di FromSoftware continuata poi con i tre “Dark Souls” e “Bloodborne” (che non ha “Souls” nel titolo ma insomma fa parte della stessa famiglia). Inizialmente pensavamo che la questione riguardasse solo il Giappone, dove i server sono gestiti da Sony Interactive Entertainment Japan Asia, e invece l’Europa si troverà nella stessa situazione.
I server europei e americani di “Demon’s Souls” sono gestiti da Atlus, che già nel 2012, tre anni dopo l’uscita del gioco, ne annunciò la chiusura per poi dover far marcia indietro di fronte alle richieste dei giocatori. Stavolta l’annuncio sembra però definitivo: “Demon’s Souls” resterà giocabile, ma come in tutti i giochi della serie “Souls” la scomparsa delle funzionalità multiplayer sincrone e asincrone impoverirà l’esperienza. Immagino comunque che non ci fossero più molti giocatori online.
La chiusura del multiplayer di “Demon’s Souls” renderà impossibile il multiplayer online vero e proprio (giocare in cooperativa e invadere le partite altrui), farà scomparire i messaggi lasciati dagli altri giocatori e le loro macchie di sangue con i replay delle loro morti e i loro fantasmi e toglierà le classifiche. Renderà anche impossibile godersi davvero uno dei boss del gioco, che si basava proprio sul multiplayer. I server di “Demon’s Souls” verranno spenti il 28 febbraio 2018, e se non lo avete mai giocato è la vostra occasione per trovarlo a pochi soldi e vedere questo primo esperimento di FromSoftware (in realtà la serie “Souls” evolve una serie precedente, “King’s Field”), magari sperando che l’annuncio dia un po’ di vita alla comunità. C’è sempre la possibilità che Sony, che possiede il marchio “Demon’s Souls” insieme a quello “Bloodborne”, voglia realizzarne un remaster.