Apple conferma di rallentare i vecchi iPhone ma non c’è motivo di arrabbiarsi

Apple ha ammesso di rallentare volontariamente gli iPhone più vecchi, confermando i risultati di una serie di ricerche. La notizia sarà probabilmente accolta con rabbia dagli utenti Apple (“ah lo sapevo! lo ho sempre saputo!”), ma vorrei un momento ragionare seriamente sui motivi per cui la compagnia abbia deciso di fare una cosa del genere, e se c’è soluzione.

Apple ha introdotto algoritmi che regolano la velocità del telefono non in base alla sua età, ma all’età della batteria: man mano che la batteria invecchia il telefono si aggiusta sulle sue prestazioni per evitare di pretendere troppo da essa. L’algoritmo è attualmente in funzione su iPhone 6, iPhone 6S e iPhone SE, ma dovrebbe arrivare in futuro anche su iPhone 7 con iOS 11.2 e su gli altri dispositivi della famiglia.

Non voglio sminuire le problematiche dell’obsolescenza programmata con il mio discorso, ma le batteria non sono eterne e mi sembra positivo avere un dispositivo mobile che aggiusta la sua velocità sul loro consumo nel tempo invece che smettere di funzionare quando la batteria non riesce più a soddisfare in pieno le richieste del processore. È davvero preferibile un iPhone che si spegne di continuo rispetto a uno che funziona più lentamente?

La soluzione è acquistare una nuova batteria. Non è una soluzione economica (ma cosa è economico quando si parla di Apple?), ma siccome il rallentamento del telefono è dovuto alla batteria cambiarla in qualche modo lo ringiovanisce. Oppure dovremo fare più attenzione a come la ricarichiamo, cominciando a considerare le conseguenze sulla salute del nostro smartphone. Una batteria di iPhone trattata correttamente non dovrebbe crearvi problemi comunque prima dei due anni di vita (e se ha problemi entro il primo anno è in garanzia).

fonte Mashable
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