Nintendo rimanda le cartucce da 64 GB per Switch, causando altri ritardi

Uno dei limiti del Nintendo Switch è dovuto alla dimensione e al prezzo delle sue cartucce. Sinora le cartucce più grandi disponibili sono da 32 GB e ogni gioco di dimensioni maggiore deve essere in parte obbligatoriamente scaricato da internet, obbligando in pratica tutti i possessori di Nintendo Switch all’acquisto anche di una scheda SD che aumenti le scarse dimensioni della memoria interna della console (32 GB in parti occupati dal sistema operativo).

Inoltre, il costo della cartuccia del Nintendo Switch, un hardware specificatamente creato per la console, è maggiore di quello dei soliti dischi, col risultato che i produttori più piccoli si son trovati a dover vendere il gioco su Switch a prezzi maggiori rispetto alla versione per le altre piattaforme.

Nintendo aveva almeno previsto l’arrivo di una cartuccia più capiente per la console, una cartuccia da 64 GB, e alcuni produttori contavano su questa cartuccia per il lancio dei loro giochi sulla piattaforma. Ma ora, come racconta Takashi Mochizuki su The Wall Street Journal, la cartucia da 64 GB sarebbe rimandata almeno al 2019, secondo quanto Nintendo stessa avrebbe annunciato agli sviluppatori.

Questo ritardo potrebbe provocare ulteriori ritardi, perché a quanto pare alcuni grandi produttori contavano seriamente sull’arrivo delle cartucce da 64 GB nella seconda metà del 2018 per poter lanciare su Nintendo Switch i loro giochi. Come confronto, considerate che i Blu-ray usati da PS4 e Xbox One possono contenere al massimo 50 GB, ed esistono giochi che occupano interamente il disco già dalla scorsa generazione.

Voglio comunque precisare che, nonostante l’assenza di cartucce da 64 GB possa essere un problema per alcuni produttori, Nintendo Switch non è probabilmente per sua natura una console che necessita di giochi così grandi, ha già molti giochi indipendenti nel suo negozio online e, anche se alcune opere maggiori potrebbero subire ritardi, non soffrirà probabilmente una carenza di giochi nel 2018.

fonte The Wall Street Journal
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