Il videogioco per adulti ha raddoppiato in un anno il suo pubblico femminile

In occasione del suo terzo compleanno il portale canadese Nutaku ha pubblicato una serie di interessanti statistiche basate sulla sua utenza. Nutaku è un portale dedicato al videogioco per adulti e come molte altre realtà del genere non si limita a portare in Occidente visual novel giapponesi, il genere che per anni ha monopolizzato questo mercato, ma cerca anche di supportare gli sviluppatori occidentali con iniziative come la sua piattaforma di crowdfunding e la sua piattaforma per far incontrare e collaborare professionisti del settore.

Nutaku, pur avendo visual novel occidentali e giapponesi in vendita, è poi soprattutto una piattaforma pensata per giocare via browser (anche da dispositivi mobili) a videogiochi online pensati come i soliti freemium da smartphone ma con qualche ingrediente più maturo. I generi sono parecchi e si va dal videogioco di ruolo a quello di strategia, da quello di carte al puzzle in stile Candy Crush, ma la qualità non è spesso altissima: la maggioranza dei giochi su Nutaku sono i soliti freemium basati su farming, loot box e gacha.

Si tratta del principale portale di questo genere nel Nord America (e non credo che esiste niente che possa essere confrontato a Nutaku in Europa), quindi i suoi dati, per quanto parziali, possono essere interessanti per vedere dove si sta muovendo un mercato ignorato, discusso spesso sotto voce, evitato dai grandi distributori ma invece, nonostante tutto, in crescita.

Il dato più interessante è quello sulle videogiocatrici: solo il 15% del pubblico di Nutaku è stato femminile nel 2017, ma questo rappresenta una grande crescita rispetto all’8% del 2016. Questo salto è probabilmente legato all’ampliarsi dell’offerta del sito e dei suoi giochi, non più incentrati solo su un pubblico maschile ed eterosessuale, e mostra davvero quante potenzialità ci siano in un mercato un tempo considerato unicamente maschile. Questi dati possono però anche essere messi accanto a quelli pubblicati da Pornhub, che ha visto crescere la chiave di ricerca “hentai” del 122% tra 2016 e 2017 all’interno del suo pubblico femminile.

Un altro dato interessante è quello sulle piattaforme usate: il 55% del traffico arriva a Nutaku da dispositivi mobili, da smartphone e tablet. Una percentuale decisamente in crescita negli anni, perché nel 2016 il traffico da dispositivi mobili era solo il 38% e nel 2015 era del 15%. È soprattutto un’utenza fedele: Nutaku ha 10 milioni di iscritti di cui il 40% si connette al portale ogni giorno.

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