Star Wars Battlefront 2 riavrà micro-transazioni dopo un lancio deludente
Presentando i risultati del suo terzo trimestre fiscale (la stagione festiva di fine anno) Electronic Arts è dovuta tornare a parlare di Star Wars Battlefront 2 di EA DICE. Attualmente il gioco è privo di un sistema di micro-transazioni ma la sua progressione è ancora prevalentemente basata sul trovare nuove abilità, casualmente, all’interno di loot box da acquistare con valuta in-game.
EA DICE ha promesso cambiamenti a questo sistema, mentre Electronic Arts si è mostrata in passato indecisa sull’opportunità di reintrodurre le micro-transazioni nel gioco. Durante l’incontro con gli investitori per la chiusura del trimestre fiscale, invece, la compagnia ha rassicurato gli investitori a riguardo: ci sono progetti per inserire nuovamente le micro-transazioni in Star Wars Battlefront 2 e ne sapremo di più nei prossimi mesi, probabilmente con le prime dichiarazioni sul nuovo sistema di progressione.
Star Wars Battlefront 2 non ha comunque raggiunto i risultati di vendita sperati. La controversia sulle loot box e sulle micro-transazioni, un gioco in realtà non particolarmente brillante neanche in single-player e il ricordo dei problemi del gioco precedente hanno allontanato i videogiocatori e Star Wars Battlefront 2 ha venduto circa un milione in meno rispetto a quanto inizialmente previsto da Electronic Arts (si parla di una previsione di vendita di dieci milioni di unità).
Il primo videogioco del reboot della serie Star Wars Battlefront vendette, durante lo stesso periodo nel 2015, 13 milioni di copie, e molti analisti avevano quindi pensato che un nuovo capitolo ne avrebbe vendute ancora di più (si parlava di 14 milioni di copie).
Star Wars Battlefront 2, che secondo EA doveva essere il gioco della compagnia durante la stagione delle feste, ha contribuito ai 186 milioni di dollari persi durante questo trimestre, ma in realtà il contributo maggiore proviene dalla riforma americana delle tasse ($176 milioni).