Sony pensa alla retrocompatibilità per le sue console PlayStation

Sony starebbe pensando a inserire la retrocompatibilità sulle sue console, forse su PlayStation 5 verso i giochi [easyazon_link identifier=”B0767PPQDV” locale=”IT” tag=”web051-21″]PlayStation 4[/easyazon_link], o almeno così suggerisce un brevetto della compagnia, brevetto che descrive tecnologie pensate per essere proprio applicate “a un sistema o a un metodo che fornisce retrocompatibilità per applicazioni o titoli pensati per versioni più vecchie di un computer”.

Come al solito, considerate che l’esistenza di un brevetto di Sony che parla di retrocompatibilità non vuol dire che in futuro le console Sony avranno la retrocompatibilità o che il brevetto stesso verrà usato, ma suggerisce comunque in che direzione stia andando la compagnia e cosa stia provando a fare.

È noto il difficile rapporto tra console e retrocompatibilità. PlayStation 3 era in parte (anche in base al modello) retrocompatibile con PlayStation 2, PlayStation 4 ha rinunciato a ogni genere di retrocompatibilità e Microsoft sta piano piano costruendo un catalogo di titoli Xbox 360 e Xbox resi compatibili con Xbox One rielaborandoli appositamente per la nuova console.

Il successo della retrocompatibilità di Xbox One è dubbio: Microsoft afferma di essere molto contenta dei risultati, ma in realtà pochissimi giocatori sembrano sfruttarla veramente e Sony ha affermato che lo scarso interesse dei consumatori per questa caratteristica (richiesta, ma non usata) la avrebbe sinora convinta a non spendere risorse per svilupparla. Secondo Sony i giochi per le vecchie console hanno inoltre un aspetto troppo “antico” per attirare gli attuali giocatori, e non avrebbe senso giocarli oggi.

Ma, come PlayStation 4 Pro e Xbox One X dimostrano e come affermato da Phil Spencer, capo di Xbox, l’evoluzione delle console funziona ora diversamente, il salto da una generazione alla successiva potrebbe non essere più netto come nel passato ma assomigliare di più al passaggio da un modello di iPhone al successivo.

Microsoft punta a rendere tutte le macchine che montano i suoi sistemi operativi, i PC con Windows 10, le Xbox One e anche le Xbox future, solo diversi modi di accedere a un’unica piattaforma, una Universal Windows Platform. Come accade nei PC cambiare macchina non vorrebbe più dire abbandonare tutti i giochi acquistati in passato, ma solo farli girare su una console più potente.

In vista di un futuro basato sul videogioco in streaming dove da ogni dispositivo compatibile (anche da smartphone) sarà possibile accedere a ogni gioco, in quanto il gioco non girerà sul dispositivo stesso ma su macchine remote, in cui riceverà gli input del giocatore e da cui manderà gli output al giocatore tramite internet. Forse anche Sony, che ha già un servizio di videogioco in streaming (PlayStation Now) si sta preparando a una transizione più dolce per il prossimo salto generazionale.

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