WhatsApp introduce l’autenticazione tramite impronta digitale e comincia a bannare gli under 16

Arrivano importanti novità sul fronte WhatsApp: più in particolare sono le ultime due versioni beta (la 2.19.221 e la 2.19.222) a regalare diversi spunti di discussione. Tanto per cominciare, dopo settimane di indiscrezioni e l’arrivo a febbraio su iOS, WhatsApp Beta per Android (qui il link per il download) vanta ora l’autenticazione tramite riconoscimento delle impronte digitali.

Detto che l’aggiornamento è stato rilasciato lato server (per riceverlo subito sarà quindi necessario disinstallare e reinstallare la beta, non prima di aver effettuato il backup di rito), la funzionalità può essere attivata seguendo il percorso Impostazioni-Account-Privacy. Vale la pena sottolineare che tale metodo di autenticazione viene “saltato” nel caso di una chiamata entrante o se si vuole utilizzare la risposta rapida tramite notifica. Non solo: all’utente viene data la possibilità di impostare il tempo di riattivazione del blocco, dal momento in cui si chiude l’app (istantaneo, 1 minuto o anche 10 e 30 minuti).

Ci sono inoltre nuovi indizi sul cambio nome: l’app presto si chiamerà “WhatsApp di Facebook“, o qualcosa di simile. Al di là dell’aspetto formale, è interessante notare come proprio in queste ore WABetaInfo abbia rilevato come l’azienda abbia messo a punto un metodo più efficiente per scovare gli utenti minori di 16 anni che, lo ricordiamo, per regolamento non possono usufruire del servizio. E’ realistico pensare che proprio un “incrocio” coi dati Facebook sia alla base di questo metodo che, stando alla fonte in questione, porterà ban a raffica nei prossimi mesi. Staremo a vedere.

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