Spotify, sta per finire la pacchia del piano Family “truccato”?

Da ieri, Spotify ha cominciato a mandare delle e-mail ai suoi utenti che hanno attivo un piano “Premium Family“. Per chi non lo sapesse, parliamo dell’abbonamento che permette, ad un prezzo leggermente più alto rispetto al Premium “standard” (14.99 euro al mese contro 9.99), di comprendere nello stesso piano fino a sei utenti, ognuno con la propria interfaccia.

Come è facilmente intuibile, l’abbonamento è pensato per offrire un risparmio considerevole alle famiglie, tanto che nei termini e nelle condizioni generali del servizio si fa riferimento alla condizione necessaria per cui tutti gli utenti compresi nel piano debbano abitare sotto lo stesso tetto.

In tanti, però, hanno approfittato dell’offerta per condividere il piano con altre persone, pur senza averne i requisiti. Spotify potrebbe presto mettere fine a questa pratica: l’azienda svedese ha infatti annunciato che dal 13 ottobre cambieranno i termini generali, e apre il campo ai geo-controlli per verificare che l’account venga effettivamente condiviso da coinquilini.

Di fatto, però, già lo scorso anno ci fu una sorta di prova generale in alcuni paesi del Nord Europa: l’iniziativa suscitò diverse polemiche, soprattutto sul fronte privacy, e ci sarà quindi da valutare quali accorgimenti saranno stati presi per evitare nuove proteste. Come specificato nella mail, comunque, chi non vorrà accettare le nuove condizioni generali potrà disattivare l’account “Premium Family” entro il 13 ottobre.