Google stadia: Il gaming secondo Google

Il colosso di Mountain View ne ha inventata un’altra delle sue. Cosa? Non sapete di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di Google, che ha lanciato (o sta provando a fare) una nuova modalità di gioco. Stiamo parlando del cosiddetto ‘Google Stadia‘.

Se non ne hai mai sentito parlare, nessun problema. È uscito nel novembre del 2019 ed è rivolto a una specifica nicchia, molto fruttuosa tra l’altro: i videogamer.

Ecco, andiamo spieghiamo i vari punti salienti di Google Stadia.

Che cos’è Google Stadia

Partiamo dalle basi, dal principio. Che cos’è Google Stadia? Una nuova piattaforma di streaming, dedicata ai videogiocatori, che ha l’obiettivo di eliminare dal mercato tutta l’oggettistica, l’hardware per intenderci. Lanciato il 19 novembre del 2019, fu presentato il 19 marzo 2019 durante la ‘Game Developers Conference (GDC)’, il più rande raduno mondiale dedicato ai videogamer professionisti.

In particolare, propone di giocare completamente in 4K, di integrare tutto con YouTube e, infine, di giocare direttamente da GoogleChrome. Da notare come YouTube e Chrome siano due prodotti targati Google.

Abbiamo detto che è stato annunciato nel marzo 2019 ma, come si sa, Google spesso si muove molto tempo prima, invitando i giocatori di ‘Assassin’s Creed: Odyssey‘ a provare la versione beta. In cambio, i partecipanti avevano ricevuto gratuitamente una copia del gioco stesso.

Ora, però, spiegato che cos’è Google Stadia, andiamo a vedere le sue caratteristiche.

Che cos'è Google Stadia
Fonte foto: flickr.com – Marco Verch

Google Stadia: le caratteristiche

Il primo aspetto che riguarda le caratteristiche di Google Stadio è la conditio sine qua non: la connessione internet. Senza di essa, non puoi giocarci poiché funziona tutto solo tramite via web.

Google Stadio, inoltre, come puoi immaginare, non prevede l’acquisto di alcun hardware (anzi, tende a eliminarli) ma è un servizio in abbonamento. Ovviamente, il tuo PC, o qualsiasi altro device, deve supportare Google Chrome. Un’altra caratteristica molto importante è, infatti, dato dall’assenza di specifici software. Non hai necessità, infatti, di scaricare programmi specifici ma, appunto, puoi utilizzare semplicemente Google Chrome.

Appoggiandosi a YouTube – conscio anche del fatto che la piattaforma video più famosa al mondo è di sua proprietà – crea le condizioni secondo cui si comincia a creare una sorta di streaming virtuale, più di una classica estensione per guardare i vari flussi di videogame. Il supporto di video è notevole.

Google Stadia, infatti, supporta (almeno sulla carta) la visualizzazione di giochi in HDR a 60 fotogrammi al secondo, con ovviamente risoluzione 4K. Questo è solo l’inizio: Google Stadia, nei prossimi mesi, vorrebbe arrivare ad almeno raddoppiare le prestazioni (120 fotogrammi e risoluzione di 8K).

Inoltre, una volta che si avvia questa nuova ‘derivazione’ di Google – senza, ripetiamo, scaricare alcun software -, i giocatori possono anche optare di registrare in diretta le proprie performance su YouTube. Gli iscritti, inoltre, possono riprendere quel gioco semplicemente dal punto…in cui stavano guardando, rafforzando l’idea di community che era alla base di internet qualche decennio fa.

È possibile sia utilizzare qualsiasi controller USB di classe HID o anche il controller di Google stesso: si collega tramite il wi-fi al datacenter di Google stesso, riducendo ulteriormente l’impatto dell’hardware. Il controller targato Google nelle prossime settimane, almeno stando a quanto è stato fatto trapelare, dovrebbe includere anche l’Assistenza Google’ in modo che quest’ultimo possa trovare automaticamente e in maniera pertinente i giochi che potrebbero interessare di più al viideogamer. Tutto con un semplice click.

Sono diverse decine di titoli di lancio ma noi ci soffermeremo sull’esclusiva Google: Gylt, rilasciato proprio il giorno esatto in cui è stato lanciato tutto il mondo ‘Google Stadia’.

Google Stadia le caratteristiche
Fonte foto: By Official GDC – 0D5_2248, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=77457957

Google Stadia: Gylt

Se pensi che Gylt, prodotta da Tequila Works e lanciata come esclusiva da una delle aziende più potenti al mondo, sia soltanto un metodo per provare a rendere unico il prodotto, sei fuori strada. Essendo ‘la prima volta’ è un prodotto assolutamente di qualità e che merita un approfondimento. Anche per capire quale sarà, nel futuro, la linea tracciata da Google Stadia.

Potrebbero interessarti anche questi articoli!

La modalità di gioco è “Hide and seek game”, praticamente il nascondino. No, non è il classico gioco che si faceva da piccoli, ovviamente, ma è una modalità dove devi essere abile a trovare luoghi impossibili da trovare e poi colpire al momento giusto. Non sappiamo se Google Stadia si specializzerà in questa modalità, ovviamente.

Oltre, però, a nasconderti, se vuoi giocare a Gylt devi essere bravo a orientarti subito nell’ambiente in cui ti trovi e riuscire a esaltare il tuo intuito, scoprendo elementi che non sono sempre alla luce del sole. Dai comportamenti della protagonista, inoltre, possono derivare diverse e avvincenti trame tutte da vivere.

Seguendo la linea di questi ultimi anni, anche nel caso dei videogame Google vuole lanciare qualche messaggio a favore delle comunità, mettendo in risalto tematiche importanti come il (cyber)bullismo. Infatti, i temi scolastici spesso sono prevalenti e alcune parti del gioco sono ambientati proprio in edifici del genere, dove è necessario battere gli avversari, sfruttando, appunto, le abilità di trovare spazi non facilmente visibili.

Ovviamente, siamo ancora alla fase beta e quindi tutto è migliorabile. Magari, qualche difetto che vedi ora potrebbe essere corretto in futuro. Del resto, tutti inizialmente hanno qualcosa da migliorare, anche Google stesso, e, quindi, se vedi qualche imperfezione, qualcosa che non va, sii tollerante.

Google Stadia Gylt
Fonte foto: flickr.com – dronepicr

Probabilmente, col tempo, aumenteranno le esclusive, la crossmedialità sarà più forte e incisiva. Con, magari, la gioia di milioni di videogamer sparsi in tutto il mondo.

 

Potrebbe piacerti anche