L’apprendimento online in Italia: ecco dove si può fare meglio

Nelle prossime settimane assisteremo alla riapertura delle scuole dopo l’esperienza della didattica a distanza che abbiamo vissuto durante l’emergenza Covid. Questa è stata senza dubbio quantomeno un’esperienza ardua per studenti e docenti per diversi motivi.

Per esempio ben il 27.5% degli studenti non erano dotati di un computer a casa con una connessione internet stabile (l’Italia ha una velocità media della rete internet di 60 Mbit al secondo, la metà di Francia e Spagna).

Queste carenze possono essere ricondotte anche al fatto che la spesa pubblica in contrazione ci ha portato al terzultimo posto in Europa per spesa destinata ad ogni singolo studente per un complessivo 24.3% del PIL pro capite.

Per avere un’idea più precisa della situazione corrente dell’e-learning, citeremo lo studio di Preply, la piattaforma di apprendimento online di lingue straniere.

 

Lo studio di Preply sull’insegnamento digitale

Nelle settimane scorse Preply ha rilasciato i risultati del suo studio che ha esaminato le condizioni base per l’apprendimento digitale in 30 paesi.

Diversi i fattori considerati: le infrastrutture digitali, la vastità dell’offerta formativa online, la retribuzione media dei tutor e la consistenza del mercato in generale.

“Siamo convinti che l’e-learning abbia un grande potenziale per migliorare le opportunità educative a livello globale,” ha detto Kirill Bigai, CEO di Preply. “La pandemia da Coronavirus ha fatto emergere come le opportunità di insegnamento a livello digitale siano ancora mal distribuite. Ma ci sono discrete opportunità per cominciare a investire nelle infrastrutture digitali necessarie per la conversione verso l’apprendimento online. Questo è lo scopo dello studio: scoprire in che misura gli studenti hanno accesso a quegli strumenti e quelle risorse digitali adeguate allo scopo.”

Il risultato finale non è dei migliori: il nostro paese arriva solo al 22° posto su 30. Il divario maggiore si è creato nella già citata velocità media di internet ma anche sulla limitata offerta formativa disponibile online: 218 sono i corsi disponibili in Italia contro i 260 in Spagna.

Tuttavia, i nostri tutor ricevono una retribuzione media più in linea con gli standard europei con 17 euro all’ora contro gli 11 spagnoli e i 29 danesi. Cifra in linea anche con paesi come Olanda e Svezia. Se siete curiosi di scoprirne di più, cliccando qua troverete tutti i dati e fonti.

Posizione

Nazione

Accesso al computer

Internet a banda larga

Tutoring – retribuzione oraria

Punteggio

1

Norvegia

94.9%

127.2 Mbit/s

22.52 €

100.0

2

Danimarca

93.1%

141.7 Mbit/s

29.39 €

994

3

Svizzera

90.3%

155.9 Mbit/s

29.13 €

95.4

4

Lussemburgo

95.4%

114.3 Mbit/s

25.00 €

94.4

5

Olanda

97.6%

112.8 Mbit/s

18.00 €

84.8

6

Svezia

92.8%

141.7 Mbit/s

16.89 €

79.0

7

Austria

85.4%

56.5 Mbit/s

20.00 €

75.8

8

Nuova Zelanda

80.0%

114.8 Mbit/s

16.77 €

73.8

9

Finlandia

93.5%

91.9 Mbit/s

19.00 €

71.0

10

Australia

82.4%

45.9 Mbit/s

18.23 €

67.7

22

Italia

72.5%

60.0 Mbit/s

17.00 €

41.0

Per coloro che sono ancora interessati all’apprendimento di una lingua straniera senza uscire di casa, Preply rappresenta una valida opzione. La piattaforma è stata creata nel 2013 e permette ai suoi studenti di trovare il tutor adatto alle proprie esigenze fra ben 15.000 disponibili. Negli ultimi 7 anni ben 2 milioni di lezioni sono state effettuate sulla piattaforma e facilitate grazie all’algoritmo che trova il tutor libero in una determinata fascia oraria che vada a combaciare con le esigenze e il budget di ogni singolo studente.

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