Da Marcianise alle vittorie sul ring: alla scoperta di Clemente Russo

Da più addetti ai lavori è considerato come uno dei pugili italiani che hanno fatto la storia di questa disciplina entro i confini italiani. In effetti, guardando la sua carriera e il suo palmares, non si può di certo affermare il contrario.

É Clemente Russo uno degli ultimi protagonisti di un’intervista davvero molto interessante che è stata lanciata sul blog sportivo L’insider e che permette di scoprire da più vicino un gran numero di aspetti che si riferiscono alla vita sportiva del pugile campano

La carriera di Clemente Russo

I primi passi nel mondo del pugilato sono stati decisamente entusiasmanti per Clemente. In effetti,  a Marcianise la boxe è praticamente di casa. Proprio in virtù di questa grande tradizione, i giovani di solito si avvicinano al calcio oppure proprio al pugilato. Clemente è uno dei tanti ragazzi che hanno provato ad affermarsi nel mondo della boxe italiano, ma è uno dei pochi che ce l’ha fatta sul serio.

L’intervista pubblicata sul blog L’insider, mette in evidenza non solo tutti i successi che sono stati ottenuti da parte di Russo, ma anche quello che il campionissimo campano ha in mente per il futuro di questo sport, così come consente di scoprire un gran numero di curiosità che non erano mai state rivelate prima d’ora.

Clemente Russo, nonostante siano passati diversi anni dal suo ritiro, riesce ad essere sempre in forma smagliante. Merito di un lavoro e di una mentalità che non l’hanno abbandonato nel momento in cui ha preso la decisione di salutare definitivamente il ring, visto che certe caratteristiche fanno ancora parte della sua quotidianità.

Nella terra dei pugili, ovvero Marcianise, come dicevamo in precedenza, Russo è stato fin da subito ribattezzato come Tatanka. In pochi, però, avrebbero mai potuto ipotizzare una simile carriera per il pugile campano. In effetti, un’atleta che si porta a casa la bellezza di 214 match per ko su 269 volte in cui ha messo piede sul ring, non si può certo non definire un campione.

Come è successo praticamente per ogni altro grande campione del mondo dello sport, anche per Clemente Russo i successi non possono nascondere completamente qualche delusione, come ad esempio il fatto di non essere mai stato in grado di vincere una medaglia d’oro. Una grande delusione che, però, guardando il palmares e la carriera fatta dal pugile campano, difficilmente si possono trasformare in un rimpianto.

Detto questo, Clemente Russo è stato grande protagonista anche di imprese più uniche che rare, come ad esempio quando è riuscito ad avere la meglio su uno dei suoi avversari più tosti, ovvero Deontay Wilder, che ha sconfitto nel corso di una semifinale che venne disputata nel 2008. In quell’occasione, emersero alla grande tutte le principali abilità di Clemente, tra cui spiccano senza ombra di dubbio talento e astuzia.

Un futuro in Federazione?

Nel corso dell’intervista, Clemente russo ha risposto anche a un’interessante domanda circa il futuro della boxe italiana. Se da un lato ha voluto tranquillizzare tutti, mettendo in evidenza come ci siano numerosi giovani che sono pronti a prendere il testimone che sicuramente saranno protagonisti di una carriera di alto livello, ha chiarito anche come abbia sempre dato la massima disponibilità alla Federazione per un’eventuale incarico.

Cosa farà Russo nel suo futuro? Si tratta di una bella domanda, dal momento che, ultimamente, è impegnato su più fronti e, di conseguenza, non riesce proprio stare con le mani, evitando di correre il rischio di annoiarsi. Per il pugilato, intanto, è direttore tecnico della Fiamme Azzurre della polizia penitenziaria, poi se la Federazione avesse in mente di chiamarlo, il suo contributo non mancherà di certo.

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