Nintendo Switch avrà bisogno di scaricare dati extra da internet per alcuni giochi

All’epoca dell’uscita di Nintendo Switch uno dei problemi principali che sollevai riguardava i suoi “costi nascosti”: comprare un Nintendo Switch non vuol dire comprare solo la console, ma compare una serie di strumenti necessari al suo corretto funzionamento ma non inclusi, e il primo di questi strumenti è la memoria. A differenza delle altre console, Nintendo Switch ha infatti una quantità quasi trascurabile di memoria interna (32 GB, in parte occupati dal sistema operativo) e l’acquisto di una memoria aggiuntiva, sotto forma di scheda microSD, è praticamente obbligatorio.

Le ridotte dimensioni della memoria di Nintendo Switch sono una necessità: un disco rigido tradizionale non è adatto a una console da gioco portatile, tra danni al disco dovuti al movimento e rurriscaldamento e consumo di batteria dovuti alla rotazione del disco, ma una unità a stato solido di grandi dimensioni è costosa e alzerebbe, quasi raddoppierebbe, il costo della intera console. All’epoca ero preoccupato per chi avrebbe voluto acquistare giochi in formato digitale, soprattutto perché molti videogiochi indipendenti (e non indipendenti ormai) arrivano su console solo in questo formato, ma nei mesi successi si è presentato anche un altro problema: la dimensione e il costo delle cartucce.

A differenza delle altre console (PlayStation 4, Xbox One), Nintendo Switch usa un formato propriatario di cartuccia e non un CD. Come il Nintendo 3DS, certo, ma mentre i giochi del Nintendo 3DS hanno dimensioni ridotte, e quindi cartucce poco capienti e quindi cartucce poco costose, Nintendo Switch si trova a condividere giochi con console con supporti e memorie interne più capienti, e il costo delle cartucce è tale da influire sul costo finale del videogioco, arrivando differenze di anche dieci euro rispetto alle edizioni PlayStation 4 e Xbox One.

Per limitare la dimensione della cartuccia usata, e il prezzo totale del gioco, le compagnie sono quindi arrivate a un compromesso: inserire nella cartuccia solo parte del software e far scaricare il resto. Obbligando ulteriormente all’acquisto di una microSD, che ora diventa necessaria persino per giocare a videogiochi acquistati in formato fisico. Non stupisce che quindi Nintendo abbia annunciato una partneship con Western Digital per delle microSD ufficiali per Nintendo Switch, in arrivo a partire da ottobre. [easyazon_link identifier=”B00V62XBQQ” locale=”IT” tag=”web051-21″]Io continuo a pensare che il miglior rapporto qualità/prezzo lo abbia questa microSD di SanDisk da 200GB[/easyazon_link].

“NBA 2K18” di 2K avrà bisogno per esempio di scaricare dati extra da internet, e avviserà di questo i consumatori sulla sua scatola. Secondo Nintendo, però, questi giochi che necessitano di dati extra per funzionare in modo completo daranno comunque accesso a parte della loro esperienza a chi non ha, o non ha ancora, una scheda microSD. “Se comprate la versione fisica di un gioco che richiede una scheda di memoria microSD aggiuntiva potrete giocare una parte del gioco subito dopo aver tirato fuori dalla scatola la cartuccia e averla infilata nel vostro Switch (si tratta per esempio di alcuni specifici livelli, o di modalità). Per godervi il gioco completo dovrete scaricare dati aggiuntivi. A seconda dei requisiti di spazio di ciascun gioco potrebbe essere necessario comprare una microSD per espandere lo spazio. Quando comprate una versione digitale del gioco, potrebbe essere anche necessario comprare una scheda microSD a seconda della richiesta di spazio del gioco e dello spazio ancora disponibile sulla vostra console.”

Matteo Lupetti: MATTEO "il signor M" LUPETTI (Pisa, 30 aprile 1988) dopo essersi diplomato in Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze nel 2010 si dedica a sceneggiature per altri autori, vignette, illustrazioni, grafica, alla autoproduzione con vari collettivi indipendenti e alla scrittura di articoli su videogiochi per vari siti internet. Sta ora studiando Sommelerie. E-MAIL: matteolupetti@webtrek.it