Non solo Tencent, il più grande produttore di videogiochi al mondo proprietario di “League of Legends” e “Clash of Clans”, porterà ufficialmente “PlayerUnknown’s Battleground” di Bluehole in Cina, ma lo porterà anche su dispositivi mobili. La notizia viene dal sito qq.com, che è posseduto proprio da Tencent e quindi immagino sia attendibile riguardo. PUBG, gioco che ha reso popolare il genere Battle Royale nel 2017 diventano il più grande successo dell’anno, ha il 40% della sue utenza proprio in Cina, ma sinora lì era acquistabile solo attraverso Steam, un servizio non ufficialmente approvato dal governo cinese. Tencent avrà il compito di adattare PUBG alle leggi cinesi e venderlo legalmente sul territorio.
Tencent e Bluehole stanno collaborando per avere una versione del gioco per smartphone e tablet in quello che è il più grande mercato di videogiochi al mondo e il più grande mercato mobile al mondo: il mercato cinese rappresenta da solo il 25% (25,6 miliardi di dollari) del mercato mondiale mobile [Fonte: IHSMarkit]. La dimensione del mercato cinese rende conveniente anche realizzare versioni dei videogiochi appositamente pensate per la fruizione in Cina (per esempio, “Call of Duty” ha una versione free-to-play per la Cina, dove i videogiochi a pagamento solitamente hanno scarsa diffusione).
È possibile però che la versione mobile di PUBG arrivi anche in Occidente: NetEase, la principale rivale di Tencent in Cina, ha già distribuito sul mercato tre diversi Battle Royale mobili, praticamente identici e ancora senza micro-transazioni. Sembra che l’idea di NetEase sia sondare il mercato cercando di capire quale variante di Battle Royale avrà più successo, ma i suoi tre Battle Royale sono già disponibili anche in Occidente (uno dei tre, “Rules of Survival”, sta anche avendo un buon successo) e non escludo che Tencent voglia e entrare sul mercato anche solo per non lasciarlo tutto in mano alla concorrenza.