The Legend of Zelda Breath of the Wild: gameplay dall’E3 Nintendo

“Apri i tuoi occhi, svegliati, Link” dice una voce femminile all’inizio di “The Legend of Zelda: Breath of the Wild”, protagonista dell’E3 della Nintendo e del suo Nintendo Treehouse: LiveCome annunciato, il gioco uscirà nel 2017 (forse a marzo) sia per Wii U sia per Nintendo NX, la nuova console Nintendo di cui ancora non sono stati però diffusi dettagli. Si parla di una console dotata di una periferica capace di funzionare in modo indipendente dalla parte fissa del Nintendo NX e, secondo le ultime notizie, questo dispositivo portatile potrebbe essere capace anche di funzionare come visore per la Realtà Virtuale, o almeno Nintendo starebbe implementando il supporto per la Realtà Virtuale nel Nintendo NX.

“The Legend of Zelda: Breath of the Wild” fu mostrato per la prima volta durante l’E3 del 2014 (ed è raro che Nintendo mostri i suoi giochi con così largo anticipo) e poi Eiji Aonuma e Shigeru Miyamoto fecero vedere un assaggio del gioco in azione ai Game Awards successivi. “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” si discosta pesantemente da quella che è ormai la tradizione della serie: sarà un videogioco d’azione a mondo aperto (cosa che riprende un po’ il primo “The Legend of Zelda” per NES) in cui ogni luogo visibile sarà esplorabile e che avrà elementi sandbox.

All’inizio del Nintendo Treehouse: Live, nella prima parte dell’evento dedicata a “The Legend of Zelda: Breath of the Wild”, Reggie Fils-Aimé, presidente di Nintendo of America, ha fatto vedere un nuovo trailer del gioco, che trovate qua sopra. Il video mostra la possibilità di sfruttare l’interazione con l’ambiente in modo creativo e sperimentale, montagne da scalare, cavalli selvaggi da domare, animali da cacciare, alberi da abbattere per creare ponti, crafting… Insomma, l’obiettivo è creare un mondo enorme e vivo, da affrontare ed esplorare come voglio. “Un formato totalmente nuovo per la serie di The Legend of Zelda: Breath of the Wild” ha detto  Fils-Aimé.

The Legend of Zelda Breath of the Wild: inizio del gioco

Nella seconda parte del Nintendo Treehouse: Live dedicata a “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” è stato mostrato l’inizio del gioco. Link si sveglia, guidato dalla misteriosa voce, in un luogo buio e tecnologico parte di un regno di Hyrule in decadenza (il Tempio del Tempo è ormai in rovina). Non è stato detto molto della trama del gioco (giustamente), ma è evidente che il misterioso popolo degli Sheikah, di cui fa parte Impa, rivestirà un ruolo assai importane (il loro simbolo è ovunque, anche sulle magliette delle pr) e a un certo punto viene citato Ganon come nemico. Ganon, non Ganondorf.

In “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” Link ha un inventario e un equipaggiamento che sono molto più ricchi e complessi rispetto ai titoli precedenti (e il mondo è pieno di oggetti da raccogliere) e può saltare per arrampicarsi su ostacoli consumando Stamina. Sì, in “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” Link può saltare. Anche il sistema di combattimento è stato arricchito, e non solo dalla possibilità di usare una quantità e varietà di armi con statistiche diverse non solita per la serie di “The Legend of Zelda”: schivando un attacco nemico con il giusto tempismo Link potrà brevemente rallentare il tempo per ottenere un vantaggio in battaglia.

The Legend of Zelda Breath of the Wild: esplorazione

Nella terza parte del Nintendo Treehouse: Live dedicata a “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” è stata mostrata l’esplorazione del mondo (e il suo meteo dinamico) e l’interazione con ambienti e personaggi. Il mondo del gioco sembra ricco di segreti e di puzzle da risolvere, di tesori da trovare, e il combattimento ha un aspetto fluido che mi ricorda sia quello di “The Legend of Zelda: Twilight Princess”, per la quantità di mosse e attacchi disponibili, sia quello di “The Legend of Zelda: The Wind Waker”, con la possibilità di impossessarsi delle armi dei nemici (e di aggiungerle al proprio inventario stavolta). È persino possibile staccare un braccio a uno scheletro animato e picchiarlo con il suo stesso arto, che continua intanto a contorcersi nelle mani di Link.

“The Legend of Zelda: Breath of the Wild” ha anche una interessante mappa personalizzabile con icone, utile per segnare luoghi interessanti nel grande mondo del gioco, pieno di luoghi e climi diversi che sfumano l’uno nell’altro senza soluzione di continuità. A un certo punto per esempio Link raggiunge una zona innevata dove è necessario indossare abiti resistenti al freddo per sopravvivere e dove può usare lo scudo come snowboard. Ripeto: può usare lo scudo come snowboard. Usandolo così, però, lo scudo consuma la sua durabilità sino a diventare inutilizzabile; in “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” infatti le armi si consumano e si rompono con l’uso.

The Legend of Zelda Breath of the Wild: templi

Nella quarta parte della presentazione di “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” è stato mostrato il gameplay di due  “shrines” (“templi”), in cui Link è sottoposto a una “Prova” (cioè a un puzzle). Quattro di questi templi avranno “un particolare significato” nel gioco, ma ci sono in realtà più di cento templi in totale, ed esisteranno anche i normali dungeon a cui la serie di “The Legend of Zelda” ci ha abituato.

All’interno dei templi mostrati Link potenzia la sua “Sheikah Slate” (“Ardesia degli Sheikah”), oggetto che riveste un ruolo fondamentale in “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” perché funge sia da segno di riconoscimento per il ruolo che Link riveste sia da mappa sia da binocolo capace di individuare e segnalare punti di interesse e nemici. Potenziando l’Ardesia degli Sheikah Link ottiene nuove abilità (“Rune Abilities”), come la capacità di manipolare col magnetismo oggetti metallici, o la capacità di usare bombe e bombe a detonazione remota L’abilità ottenuta viene poi usata per risolvere la sfida del tempio. Le Rune Abilities rivestono quindi il ruolo che, negli altri giochi della serie, era occupato dagli oggetti.

The Legend of Zelda Breath of the Wild: Amiibo

Sapevamo già che l’Amiibo Link Lupo di “The Legend of Zelda: Twilight Princess HD” sarebbe utilizzabile per trasferire i salvataggi dal remake del gioco per GameCube e Wii al nuovo capitolo, ma la presentazione durante il Nintendo Treehouse: Live è stata la prima occasione per vedere gli effetti dell’Amiibo nel gioco. Usare l’Amiibo Link Lupo in “The Legend of Zelda: Twilight Princess” permetterà di evocare Link Lupo come alleato nel gioco e approfittare del suo aiuto in combattimento. Link Lupo resta insieme a Link per la durata di una partita, o fin quando non termina i suoi cuori, e può essere evocato una volta al giorno. “The Legend of Zelda: Breath of the Wild” avrà anche la sua collezione di statuette Amiibo.

The Legend of Zelda Breath of the Wild: perché non c’è Link femmina?

Finisco l’articolo parlando di alcune voci riguardanti “The Legend of Zelda: Breath of the Wild”. In effetti il gioco avrà parti doppiate ma a quanto pare, differentemente da quanto anticipato da Emily Rogers, il giocatore non potrà scegliere all’inizio se interpretare un Eroe del Tempo maschile (Link) o femminile (Linkle). Aonuma ha spiegato perché hanno deciso di non permettere questa scelta durante un’intervista con GameSpot, facendo sfoggio di tutto il suo maschilismo giapponese. “È vero, c’erano voci riguardo alla possibilità di avere una protagonista femminile, e noi abbiamo effettivamente discusso con la squadra su cosa sarebbe potuto succedere se avessimo intrapreso quella strada.”

Aonuma però non ha valutato la possibilità di far scegliere il genere al giocatore, ma si è concentrato sull’opportunità di avere come protagonista femminile Zelda. “Ci abbiamo pensato, e abbiamo deciso che se dovevamo avere una protagonista femminile la cosa più semplice sarebbe stato avere Zelda come personaggio principale.” E l’idea è stata rigettata perché “se abbiamo Zelda come personaggio che combatte, cosa resterà da fare a Link? Tenendo conto di questo, e anche dell’idea di equilibrio della Triforza, abbiamo pensato che era meglio mantenere l’arrangiamento originario.” Questo concetto è tornato anche in un’intervista con Kotaku: “Sapete, c’è questa idea della Triforza nei giochi di The Legend of Zelda che facciamo. La Triforza è costituita dalla Principessa Zelda, Ganon e Link. La Principessa Zelda è ovviamente donna. Se avessimo reso Link una donna pensavamo che avremmo creato problemi con l’equilibrio della Triforza. Per questo abbiamo deciso di non farlo.” Non ho capito.

[AGGIORNAMENTO 15/6/2016. L’articolo è stato aggiornato e ampliato per comprendere i video ufficiali pubblicati dal canale YouTube di Nintendo e le informazioni sull’esplorazione dei templi, le abilità, gli Amiibo e per discutere dell’intervento di Aonuma sulla possibilità di avere in “The Legend of Zelda Breath of the Wild” una protagonista femminile invece dell’abituale Link maschio.]

This post was last modified on 15 Giugno 2016 03:41

Matteo Lupetti: MATTEO "il signor M" LUPETTI (Pisa, 30 aprile 1988) dopo essersi diplomato in Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze nel 2010 si dedica a sceneggiature per altri autori, vignette, illustrazioni, grafica, alla autoproduzione con vari collettivi indipendenti e alla scrittura di articoli su videogiochi per vari siti internet. Sta ora studiando Sommelerie. E-MAIL: matteolupetti@webtrek.it