Mortal Kombat X – Recensione

Il 2015 è sicuramente il primo anno decisivo per le console di nuova generazione, Playstation 4 e Xbox One, che finalmente sembrano iniziare a mettere le proprie carte migliori in tavola, dopo un inizio non proprio entusiasmante, fatto perlopiù di rimasterizzazioni di titoli passati. Più in particolare, anche per il genere dei picchiaduro è sicuramente un ottimo anno: abbiamo iniziato con Dead or Alive 5 Last Round, la versione definitiva del titolo Koei Tecmo già visto ampiamente sulle console di scorsa generazione, uscito il 20 Febbraio. Oltre a questo, è in arrivo Tekken 7 nelle versioni per console, dopo l’iniziale uscita su cabinati arcade nella terra del Sol Levante, per poi finire con l’annuncio di Street Fighter V, che con ogni probabilità uscirà nella prima parte del 2016.

A parte questi, c’è però un contributo occidentale al genere, dato da Mortal Kombat X, sviluppato dai ragazzi americani di NetherRealm Studios, già conosciuti per aver realizzato il nono capitolo (nonchè reboot) della saga, vale a dire Mortal Kombat. Il titolo è disponibile a partire dallo scorso 14 Aprile, al momento in esclusiva per console di nuova generazione, rispettivamente Playstation 4 e Xbox One (oltre che PC, come sempre), mentre ci sarà da aspettare l’inizio di quest’estate per la controparte per console di vecchia generazione. Sarà riuscita NetherRealm Studios a confezionare, con questo decimo capitolo di Mortal Kombat, un prodotto che riesca a rivaleggiare ad armi pari con gli esponenti orientali del genere? Leggete il resto della nostra recensione per scoprirlo.

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Titoli picchiaduro come il sopracitato Dead or Alive 5: Last Round ci hanno ormai fin troppo abituato ad una modalità Storia scarna, il più delle volte poco curata e solamente abbozzata, con delle sequenze di intermezzo che lasciano veramente a desiderare in termini di cura e sceneggiatura. Fortunatamente questo non è per niente il caso di Mortal Kombat X che, come ogni esponente della serie, riserva una Storia piuttosto appassionante per il genere di appartenenza, con delle cutscenes di elevata fattura, inframmezzate da diversi quick time events che obbligano in un certo senso il giocatore a rimanere costantemente sull’attenti.

Nel corso della storia ci ritroveremo quindi a impersonare, a rotazione, i personaggi facenti parte del roster di Mortal Kombat X, partendo con Johnny Cage. In termini puramente temporali, la storia di Mortal Kombat X è collocata circa 25 anni dopo l’epilogo del reboot della serie (uscito nel 2011) e, punto a favore del titolo è sicuramente la presenza del doppiaggio italiano, che si è rivelato di ottima fattura e che si discosta quindi dai titoli concorrenti, provvisti solitamente del doppiaggio giapponese o inglese. L’unica pecca, se proprio si vuole cercare il pelo nell’uovo, è la sincronizzazione del doppiaggio italiano con le scene d’intermezzo, a volte piuttosto imprecisa e scordinata.

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Parliamo ora di uno degli aspetti senz’altro fondamentali dei picchiaduro: i personaggi. Mortal Kombat X offre un roster composto da 24 personaggi, più Goro che era disponibile preordinando il titolo come contenuto bonus, e infine i 4 personaggi acquistabili come contenuto scaricabile a pagamento. Il numerò non sarà di certo spropositato, ma a compensare ci sarà la possibilità di scegliere tra 3 stili diversi per ogni personaggio, che gli conferiranno nuove mosse. Starà quindi alla strategia del giocatore scegliere con accuratezza lo stile da usare contro ciascun personaggio con cui avrà a che fare. Ci ha fatto abbastanza storcere il naso il fatto che Mortal Kombat X, è innegabile dirlo, sarà vittima accanita dei DLC e dei contenuti scaricabili a pagamento, così come lo testimoniano i pacchetti del Kombat Pack che inizieranno ad uscire dal prossimo 26 Aprile, iniziando dal MASKMURDER Pack, i quali introdurranno nuovi personaggi del calibro di Jason Voorhees, il Predator, Tanya e Tremor, oltre alle nuove skin. A peggiorare la situazione è il prezzo dei pacchetti, piuttosto considerevole per quello che hanno da offrire, similmente a quanto accaduto in precedenza con i DLC di Dead or Alive 5: Last Round.

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A differenza degli altri esponenti del genere picchiaduro, Mortal Kombat ha sempre offerto numerose modalità extra che vanno ad affiancarsi alla Storia e alla classica modalità Storia. Partiamo innanzitutto dalle Torri, che in questo capitolo comprenderanno sfide la cui difficoltà aumenterà progressivamente all’avanzamento. Le sfide ci sono apparse piuttosto variegate tra loro, riuscendo ad offrire numerose ore di gioco, spaziando dai classici combattimenti fino a dei minidischi come “Prova la tua forza”, dove bisognerà rompere alcuni materiali che diventeranno via via più duri e resistenti. C’è poi la storica Kripta, che potrebbe essere quasi catalogata come un gioco a sé, in cui dovremo girovagare (con tanto di visuale in prima persona) in modo tale da sbloccare contenuti extra, facendo uso dei punti esperienza guadagnati nel corso della modalità Storia.

Per finire, una delle novità di Mortal Kombat X è la modalità online Guerra tra Fazioni, in cui il giocatore aderirà a una delle rispettive 5 fazioni disponibili, completando delle sfide utili ad aiutare la propria fazione. Per quanto riguarda invece la modalità online più classica (ovvero giocatore contro giocatore), durante la nostra prova il netcode ci è parso piuttosto stabile, permettendoci di giocare le partite senza alcun intoppo o problemi di lag, che inevitabilmente vanno a minare l’esperienza di gioco, soprattutto quando si parla di un titolo picchiaduro.

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Tecnicamente parlando, Mortal Kombat X è davvero bello da vedere. I personaggi sono curati nei minimi dettagli così come gli effetti particellari e le ambientazioni. A tal proposito va fatto notare che le location non sono statiche, bensì presentano delle sezioni interattive che possono essere quindi sfruttate a vantaggio del giocatore, premendo i tasti dorsali al momento giusto. Le animazioni delle fatality e delle brutality sono state realizzate in modo eccellente, dando luogo a combattimenti davvero spettacolari. Sotto quest’aspetto ha aiutato senz’altro la maggior concentrazione, da parte di NetherRealm Studios, sulle versioni per console di attuale generazione (Playstation 4 e Xbox One), al contrario di diversi titoli usciti l’anno scorso che purtroppo hanno sofferto della natura cross-platform, come Watch Dogs e Far Cry 4.

Commento finale

In definitiva, Mortal Kombat X è un titolo che ci sentiamo di consigliare senza remore a tutti gli appassionati del genere picchiaduro, e anche a chi non mastica titoli del genere dalla mattina alla sera, grazie a un’impostazione maggiormente “user-friendly” rispetto agli altri concorrenti a stampo orientale. Mortal Kombat X sarà in grado di intrattenervi e divertirvi per numerose ore, potendo contare su un buon numero di modalità e contenuti da sbloccare.

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