I videogiochi sono come la droga secondo il The Sun

I videogiochi come la droga. Stando a quanto riporta una ricerca pubblicata dal tabloid britannico The Sun, i videogiochi creerebbero un livello di dipendenza paragonabile a quello dell’eroina. Secondo l’articolo, ci sarebbero 5 mila casi di giocatori che si sono rivolti a cliniche di disintossicazione, ci sono stati tre casi di suicidio legati allo sparatutto Call of Duty e giocando a titoli particolarmente violenti le quantità di dopamina nel sangue cresce in maniera sensibile.

La credibilità  della sedicente ricerca è quantomai relativa, trattandosi della solita sparata nel mucchio condita da luoghi comuni, stereotipi ormai anacronistici per chi realmente conosce il medium e generalizzazioni senza esclusione di colpi.

Il videogioco può avere effetti negativi sulla vita sociale di una persona e pure sulla sua salute? Dipende. Dipende da come il medium viene utilizzato. Anche guardare troppa televisione e leggere 20 libri in un mese potrebbe avere risvolti negativi sulla saluta di una persona. Come recita l’antico adagio di Orazio: “Est modus in rebus”, ovvero c’è una giusta misura nelle cose. Nei videogiochi, come in tutto il resto. Ad esempio, è accaduto che un ragazzino in estremo oriente morisse dopo aver giocato molte ore senza una pausa, ma la causa del decesso è da ricercare nell’utilizzo sbagliato ed eccessivo, non di certo nello strumento.

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