Acer C720: primi giorni con un Chromebook | Editoriale

Conoscete i Chromebook? Sono dei portatili che montano il sistema operativo Google: non Android, Chrome OS. È un sistema operativo pensato per chi utilizza il proprio PC per navigare in rete, e tutto in questo caso gira attorno al browser Google Chrome. Partendo da quest’ultimo e dal suo Web Store, è stata creata un’interfaccia semplice ed intuitiva, non molto personalizzabile, su cui vengono mostrate le nuove applicazioni installate ed alcune informazioni sul volume e le connettività. Su questo, però, ci torneremo dopo.

Da circa una settimana ho acquistato anche io uno di questi portatili, precisamente un Acer C720 Chromebook; è un modello con schermo da 11,6 pollici e spinto da un processore Intel Haswell Celeron 2955u dual-core, con abbinati 2 GB di RAM e 16 GB di SSD. Ci sono poi due porte USB, di cui una 3.0, una porta HDMI e lo slot per micro SD. C’è anche una webcam per le videochat.

Cosa dire di questo piccolo dispositivo? Il design non lo rende il migliore dei portatili, visto che non presenta caratteristiche diverse dal comune form factor dei portatili di questa taglia. Tuttavia, nonostante le critiche ricevute da molti blog d’oltreoceano, sono rimasto piacevolmente sorpreso dalle linee di questo Chromebook, che visto in foto sembrava decisamente meno affascinante. I materiali e la qualità costruttiva lasciano un po’ a desiderare: nel complesso l’Acer C720 è ben costruito, considerando anche il basso prezzo di listino (negli USA viene venduto a 199$), ma le plastiche con cui è realizzata la scocca sono di bassa qualità. In particolar modo la plastica che circonda il display è veramente economica, trattiene molto le ditate e attira anche parecchia polvere. La tastiera ha un buon feedback, ma sembra che ci sia un po’ di instabilità su alcuni pulsanti posti centralmente, ma potrebbe trattarsi di una sensazione puramente soggettiva. Il tutto, però, non compromette la velocità di digitazione, che rimane buona, anche se avrei preferito un rilievo leggermente più alto per i tasti. Infine, il touchpad: non è molto ampio, ma comunque nella media dei portatili da 11.6 pollici; mi sembra un po’ impreciso e macchinoso da utilizzare. Provengo da un vecchio portatile Acer con 4/5 anni di vita, ma il touchpad ha una qualità migliore e risulta più comodo e preciso. Anche il click dei tasti del trackpad può risultare fastidioso, perchè molto rumoroso. Del touchpad, però, sto apprezzando molto le molteplici gestures che permettono di interagire con il sistema operativo.

Ora, però, parliamo un po’ del sistema operativo, Chrome OS. Come già detto, si tratta di un sistema basato sul web: già al primo avvio del Chromebook se non disponete di una connessione Wi-Fi attiva non potete utilizzare il vostro prodotto, anche se molte funzioni sono disponibili offline. Il sistema è fluido e molto ben curato a livello di interfaccia. Si possono installare le applicazioni dal Chrome Web Store, non tutte di qualità, ma alcune veramente interessanti. Ci sono app che risultano essere dei semplici collegamenti a siti web, mentre altre che sono vere e proprie applicazioni desktop. Per conoscere al meglio Chrome OS anche noi abbiamo bisogno di ulteriori test, ma a primo impatto sembra essere un ottimo strumento per i blogger, ma potrebbe essere utile anche a coloro che utilizzano il computer per programmare pagine web e per lavorare su Internet senza necessità di particolari software. Offline si possono fare diverse cose, ma su questo torneremo nei prossimi giorni con un articolo dedicato.
Qualche altra informazione: audio alto, schermo discreto, ottima autonomia e buone le prestazioni nel complesso. Sto utilizzando questo Chromebook come computer principale e pertanto lo sto provando per molti aspetti. Per maggiori informazioni continuate a seguirci con alcuni focus in attesa della recensione completa.

L’articolo qui sopra proposto è un editoriale. Qui vengono espresse le opinioni dell’autore assieme a considerazioni di vario genere. Sono accettati commenti di qualunque tipo, pur sempre facendo attenzione al linguaggio e mantenendo il rispetto nei confronti delle opinioni altrui.

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