inFAMOUS First Light – Recensione

Con l’intento di sfruttare l’onda dello stravolgente e inaspettato successo ottenuto da inFAMOUS Second Son (Recensione), Sucker Punch ha deciso di realizzare un’espansione dedicata al gioco che approfondisse la storia di uno dei personaggi principali. Non parliamo del protagonista Delsin, ma di Abigail Walker, meglio conosciuta come “Fetch“. Il DLC, venduto sia in formato digitale che su disco (in quest’ultimo caso con un sovrapprezzo di cinque euro rispetto il costo in DD), è dunque ambientato prima rispetto gli eventi narrati in Second Son, ponendosi come un perfetto prequel che si conclude proprio in coincidenza con l’inizio del titolo principale.

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inFAMOUS First Light recensione 02

Amore fraterno

Non vogliamo svelare granché della trama di inFAMOUS First Light, anche per evitare alcune anticipazioni che riguardano indirettamente la storia di inFAMOUS Second Son e che potrebbero rovinare l’esperienza a coloro che non l’avessero ancora giocato. Ma ci soffermiamo su quello che è il centro da cui si snodano tutte le vicende di questo DLC. La protagonista è imprigionata nella prigione di Curdun Cay gestita dal D.U.P., il dipartimento governativo incaricato di cacciare e arrestare tutti i Conduit, persone dotate di poteri speciali fatte passare per “bioterroristi”. Brooke Augustine, responsabile dell’agenzia, spinge Abigail a ricordare ciò che avvenne due anni prima, in modo che possa risvegliare e mostrarle le sue capacità nascoste. La storia si dipana dunque tra flashback e momenti giocati nel presente: non sono presenti particolari colpi di scena, ma accompagna bene le fasi di gioco grazie anche a un notevole lavoro svolto in sede di regia e narrazione. E soprattutto si svela interessante per scoprire alcuni aspetti inediti della vita di Fetch.

inFAMOUS First Light recensione 03

Luci al neon

La struttura di gioco di inFAMOUS First Light non rivoluziona ovviamente quella vista in inFAMOUS Second Son, trattandosi semplicemente di un’espansione (seppur standalone, ovvero giocabile senza la necessità di possedere il titolo originale). Ambientazione e gameplay sono dunque identici, ma questa volta è disponibile soltanto il potere al neon. Quello che è oggettivamente un passo indietro dal punto di vista delle possibilità, diviene in realtà motivazione in più per lo sviluppatore per concentrarsi meglio verso lo sviluppo di questa determinata abilità. Il risultato è complessivamente positivo: è doveroso sottolineare infatti come Sucker Punch sia riuscita in questo caso a sfruttare come si deve tutte le potenzialità del potere al neon. Averne uno soltanto a disposizione ha spinto il team a lavorare meglio sul level design, allineandolo proprio alle caratteristiche di questa capacità. Inoltre, c’è una maggiore varietà per quanto riguarda i potenziamenti di ogni singolo aspetto e, una volta sbloccato tutto al massimo, si avranno davvero delle discrete soddisfazioni. Non sono sparite invece quelle problematiche già viste nel prodotto originale e relative a missioni secondarie ripetitive e poco originali, una “macchia” che alla lunga inficia su una longevità di per sé abbastanza scarsa (appena quattro ore per terminare la storia). Per fortuna, quest’ultimo aspetto è parzialmente “salvato” dall’inserimento delle prove abilità. Ambientate all’interno di una vera e propria arena, compito del giocatore è quello di ottenere il punteggio più alto possibile scegliendo tra due modalità: sopravvivenza e salvataggio degli ostaggi. Considerata la possibilità di utilizzare anche Delsin nel caso si possegga Second Son, rappresenta un modo discreto per divertirsi ancora con First Light una volta terminata l’avventura principale.
Infine, sotto il profilo tecnico, lo sviluppatore ha lavorato più su dettagli e ottimizzazione, offrendo un prodotto con un frame rate medio generalmente superiore a quello di Second Son. L’impressionante comparto visivo della produzione originale è ovviamente confermato anche in questo caso.

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