Assassin’s Creed Unity: impressioni e anteprima dal Games Week

Abbiamo provato per voi (e onestamente anche per noi) il tanto atteso Asassin’s Creed Unity, al Milano Games Week. La versione da noi testata è stata per console Xbox One e assicuriamo che l’impatto iniziale è veramente positivo. Nel livello demo da noi provato, ci siamo trovati nel bel mezzo di una Parigi in piena rivoluzione e la sensazione di trovarsi di fronte una città viva e pulsate è quanto mai assicurata dalla moltitudine di focolai rivoluzionari sparsi per la città: appena si gira l’angolo si assiste ad un nuovo focolaio, ad un’esecuzione pubblica, etc, etc…

Partendo da quello che balza agli occhi, ovvero l’aspetto visivo, non possiamo che fare gli applausi ad Ubisoft per un level design così accurato e per la scelta di un setting così affascinante come quello della Parigi rivoluzionaria. La grafica è oggettivamente bella e questo giustifica la scelta di Ubisoft di rilasciare il titolo solo su PC e next-gen. Ottime texture, ottime le illuminazioni e le ombre. Purtroppo abbiamo riscontrato alcuni cali di frame rate nei momenti più concitati, ma siamo sicuri saranno risolti in tempo per l’uscita del gioco. Le scalate degli edifici e la stessa corsa acrobatica ci sono sembrate molto più fluide che nei capitoli precedenti. Le animazioni in generale sono sembrate tutte molto più fluide che in passato. Questo Unity sembra effettivamente avere un qualcosa in più rispetto ai capitoli precedenti, senza purtroppo distanziarsi troppo in quelle meccaniche, come il combattimento, che ormai da troppo tempo rappresentano croce e delizia dei fan di questa serie.

L’approccio stealth in questo Unity è stato notevolmente migliorato, per la gioia di chi lo richiedeva a gran voce, con alcune caratteristiche prese da un’altra grande saga di Ubisoft: Splinter Cell. Durante l’ingresso delle aree riservate, infatti, se il vostro nemico vi ha scorto compare la sagoma della vostra ultima posizione nota, aumentando non di poco la giocabilità e dando un approccio più realistico alle missioni di un assassino, una persona che per antonomasia deve agire con circospezione per non destare sospetti. La scelta del tipo di approccio stealth è ora quasi obbligatorio visto il miglioramento dell’IA dei nemici, i quale ora potranno accerchiarvi e uccidervi con un unico colpo fatale, un elemento che per inciso ci ha piacevolmente sorpreso, sebbene abbiamo notato cerchino ancora di attaccarvi uno per volta non raggiungendo quindi, per lo meno nella versione demo da noi provata, il livello di eccellenza nei combattimenti raggiunto con la seria Batman Arkham o con l’ultimo L’ombra di Mordor.

Parlando del gameplay vero e proprio il fan di questa saga si ritroverà con dei comandi a lui molto più familiari: per combattere, correre, saccheggiare; il giocatore userà gli stessi pulsanti o le stesse combo che il giocatore ha imparato ad utilizzare nei capitoli precedenti e soprattutto in Black Flag.

Non vediamo l’ora di provare la versione definitiva del gioco per poter in questo modo confermare/smentire o modificare le nostre prime impressioni.

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