Assassin’s Creed Rogue – Recensione

L’annuncio di Assassin’s Creed Rogue è stato accolto con sentimenti contrastanti: da una parte la buona notizia per i possessori di PlayStation 3 e Xbox 360 che, orfani di Unity (destinato solamente alle nuove console), avrebbero potuto godersi anche quest’anno un nuovo capitolo della saga; dall’altra, il timore che Ubisoft stesse iniziando a spremere sin troppo il franchise. È la prima volta infatti che vengono lanciati due episodi inediti allo stesso momento, seppur per piattaforme differenti. Le premesse di Rogue erano comunque incoraggianti, dato che l’obiettivo era quello di offrire ai giocatori un punto di vista differente, stavolta dalla parte dei templari. Intento riuscito tuttavia soltanto in parte.

[easyazon_block add_to_cart=”default” align=”center” asin=”B00MHSSKKU” cloaking=”default” layout=”top” localization=”default” locale=”IT” nofollow=”default” new_window=”default” tag=”web051-21″]

assassins creed rogue recensione 01

L’eredità di Black Flag

Assassin’s Creed Rogue è ambientato circa 40 anni dopo gli eventi narrati in Assassin’s Creed 4: Black Flag, il capitolo lanciato lo scorso anno che aveva dato una vera e propria svolta al gameplay, dando maggiore risalto alla vita piratesca, alle esplorazioni e ai combattimenti navali, al posto delle sessioni di gioco tradizionali di un esponente del franchise, comunque presenti seppur in rilevanza minore. Protagonista dell’avventura è il giovane assassino Shay Patrick Cormac il quale, deluso dalle azioni della Confraternita, decide di sposare la causa templare in seguito a una delle sequenze più forti nella storia della saga. Questa trovata poteva essere l’opportunità per provare qualcosa di nuovo anche in termini di narrazione, ma in verità non ci sono grossi cambiamenti sotto questo punto di vista: sebbene gli obiettivi siano per forza di cose differenti, le motivazioni e il modo di fare di Shay ricordano quelle dei protagonisti precedenti e non si ha in questo senso una vera e propria rivoluzione. La storia, senza dubbio, ha del potenziale interessante e sebbene non riesca a offrire particolari colpi di scena, mette sul piatto degli elementi perfetti per completare la trilogia americana della saga, richiamando anche alcuni personaggi di Assassin’s Creed 3 e Black Flag.

assassins creed rogue recensione 05
Sensazioni di deja-vu che si avvertono anche per il gameplay. L’ossatura è indiscutibilmente quella solita dell’episodio lanciato nel 2013 e la vera novità risiede piuttosto nelle ambientazioni: dai caldi mari tropicali si è passati alle fredde e glaciali acque del Nord Atlantico. Oltre a costituire una soluzione di indubbio fascino, questo cambiamento ha permesso di apportare qualche leggera modifica alla struttura di gioco, come la possibilità di distruggere gli iceberg per provocare onde anomale in grado di far fuori le piccole navi nemiche avversarie. Per il resto, fatta eccezione per qualche arma più “futuristica” e aggressiva tipica dell’ordine templare, il gioco non è cambiato di una virgola: il focus restano esplorazione e combattimenti in mare, ma è stato ideato comunque qualche incarico a terra. In buona sostanza, Assassin’s Creed Rogue ha veramente tanta carne al fuoco da offrire e, basandosi sul lavoro svolto in passato, riesce a rappresentare una certezza. Tuttavia, al netto di un’esperienza indubbiamente gradevole e ben fatta, è chiaro che sarebbe stato lecito attendersi qualcosa di più.

assassins creed rogue recensione 04
Sotto il profilo tecnico, è evidente come il motore grafico non abbia più nulla da dire su PlayStation 3 e Xbox 360. Cambiano le ambientazioni, e di conseguenza in parte lo stile, ma non ci sono praticamente miglioramenti a confronto con lo scorso anno. Nulla di inguardabile, anzi, l’impatto visivo è più che discreto. Non bisogna negare però che avendo “fatto l’occhio” alla nuova generazione per molti potrebbe essere difficile tornare indietro.
La colonna sonora, infine, presenta un mix di pezzi dai capitoli passati, per quello che può definirsi come un vero e proprio fan service. Il doppiaggio in italiano è discreto per i protagonisti, molto meno per i personaggi secondari.

assassins creed rogue recensione 03

Commento finale

Assassin’s Creed: Rogue non stravolge le aspettative e si presenta come un “contentino” per gli utenti PlayStation 3 e Xbox 360. Intendiamoci: offre un impianto di gioco solido, collaudato e ricco di cose da fare, ambientazioni evocative e una storia a suo modo affascinante, seppur non indimenticabile. Il problema è che chi ha giocato Black Flag avrà la costante sensazione di aver acquistato una semplice espansione, peraltro per niente ricca di novità. Ed è questa scarsa voglia di osare a compromettere il giudizio su Rogue che, preso a sé, resta ad ogni modo un buon prodotto.

[easyazon_block add_to_cart=”default” align=”center” asin=”B00MHSSKKU” cloaking=”default” layout=”top” localization=”default” locale=”IT” nofollow=”default” new_window=”default” tag=”web051-21″]

Potrebbe piacerti anche