MotoGP 15 – Recensione
All’interno dell’industria videoludica odierna, come abbiamo ripetuto più e più volte, stiamo assistendo ad un indirizzamento verso un particolare genere di titoli, raggruppabili negli sparatutto in prima persona, i quali assicurano gran parte dei guadagni alle diverse software house. E’ il caso di Call of Duty, a cura dei diversi team che a rotazione lavorano sotto Activision, così come Battlefield per quanto riguarda Electronic Arts. A questi, si affiancano ancora fortunatamente altri generi, tra cui gli action, gli action adventure, gli action RPG, i gestionali e via dicendo, arrivando fino agli sportivi e ai titoli di corse.
Questi ultimi, in particolare, sono regolarmente divisi tra quelli automobilistici, rappresentati in larga parte da franchise come Gran Turismo, Forza Motorsport e via dicendo, e altri indirizzati al motociclismo, dove l’orgoglio italiano risalta al massimo delle sue forze con Milestone, la software house nostrana, che detiene le licenze per il campionato mondiale MotoGP. E’ così quindi che, esattamente come ogni anno, Milestone sbarca sui negozi di tutto il mondo con MotoGP 15, il nuovo titolo della serie che arriva in particolar modo anche sulla console di nuova generazione di casa Microsoft, Xbox One, dopo l’assenza del precedente capitolo, rimasto esclusiva Playstation 4. Sarà riuscita Milestone a confezionare un prodotto valido e ricco di contenuti? Scopritelo leggendo cosa ne pensiamo.
Rombo di motori..pronti, partenza, via
Come ogni esponente della serie di casa Milestone, l’offerta in termini di modalità è piuttosto sostanziosa, e non possiamo di certo lamentarci: iniziamo ovviamente dalla modalità Tutorial, in cui tutto ha inizio, dove il giocatore viene istruito per quanto riguarda ogni aspetto dei comandi. Interessante notare come, lo stesso tutorial, proponga i diversi livelli di fisica presenti nel gioco, partendo da quello Semi-Pro arrivando fino alla fisica Pro, riservata ai giocatori più esperti e meno smaliziati. Usando il livello di Fisica più realistico, infatti, ogni aiuto verrà disattivato e saranno di conseguenza frequenti le cadute, oltre a una gestione ben più complessa dei freni per mantenere in equilibrio il guidatore. Oltre a questo, sempre all’interno del Tutorial viene illustrato il sistema TCS, che può essere regolato facendo uso del d-pad del controller, nei vari livelli. Il TCS permette nella fattispecie di controllare in maniera ottimale la propria moto.
In caso di incidente, come numerosi altri titoli attuali (tra cui Forza Motorsport 5 per fare un esempio, et similia), MotoGP 15 offre l’opzione di Rewind, che può quindi riavvolgere l’ultima porzione di gioco nel tentativo di inserirsi in una traiettoria migliore ed evitare in tal modo spiacevoli collisioni con l’asfalto. Terminato il tutorial, l’offerta è davvero ampia: si parte ovviamente dalla classica Gara Singola, finendo con il Gran Premio completo (comprendente quindi anche le fasi direttamente antecedenti alla corsa vera e propria) e ovviamente con la più navigata Modalità Carriera. A questa si affianca un editor che consente di personalizzare il proprio alter-ego in maniera davvero certosina e precisa, dando modo di modificare i tratti somatici del viso (come gli occhi, i capelli, il colore della pelle e via dicendo), arrivando fino all’aggiunta di scritte personalizzate sulla parte posteriore della giacca del pilota.
In due è sempre meglio
Uno dei tratti che hanno da sempre contraddistinto la serie di MotoGP, e apprezzata anche in questo MotoGP 15, è la presenza della modalità multiplayer in split-screen, che permette quindi di giocare assieme ad un altro compagno sullo stesso schermo. Il multiplayer locale è quindi assolutamente godibile, nonostante ovviamente il frame-rate non sia uguale alla controparte in singolo giocatore. A questa modalità in split-screen si affianca ovviamente la più classica multiplayer online, che permette di far gareggiare fino a 12 giocatori all’interno della stessa partita.
Parlando di frame rate, viene naturale quindi affrontare il discorso del comparto tecnico di MotoGP 15. Effettivamente, da un titolo come questo, ci saremmo aspettati qualcosa di più per la realizzazione tecnica in ambito di console di nuova generazione, rispettivamente Playstation 4 e Xbox One. Nonostante la cura per le diverse moto e i piloti, i fondali non ci hanno assolutamente convinto in quanto a ricchezza poligonale, che non si addice per nulla alla potenza hardware che può essere garantita dalle nuove console di Sony e Microsoft. Lo stesso vale per il frame-rate, in cui si sarebbe potuto fare senz’ombra di dubbio qualcosa di più, fattore che si risente soprattutto nei racing-game come MotoGP 15, in cui la fluidità in questo senso è essenziale.
Commento finale
In definitiva, MotoGP 15 si profila sicuramente come un ottimo titolo per tutti gli appassionati di motociclismo, con una buona gestione della fisica (assolutamente personalizzabile in base ai gusti e alla bravura del giocatore di turno), anche se ci saremmo aspettati una cura maggiore per la versione riservata alle console di nuova generazione, di certo poco sfruttate sotto il profilo del comparto tecnico.
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