DOOM: come nasce la sua colonna sonora
Mick Gordon ha pubblicato su YouTube due video che mostrano come ha lavorato alla colonna sonora del nuovo “DOOM” di id Software e Bethesda. È una colonna sonora di grande impatto, che combina e alterna parti elettroniche e parti ispirate all’heavy metal di cui il primo “Doom” (quello del 1993) riproponeva estetica e suono. In “DOOM” la musica si prepara con un suffuso ma martellante ritmo, sale mentre entro in una sala piena di nemici, esplode quando strappo il cuore del loro Nido e gli spazi vengono invasi da demoni urlanti.
La nuova colonna sonora è creata con una fedeltà incredibile non solo alle forme ma alla vera sostanza di quella originale, creata da Robert Prince traendo ispirazione (secondo alcuni, proprio plagiando) il metal e il rock che lo precedeva, con pezzi che ricordano i Metallica, gli Slayer, Alice in Chains… Il nuovo “At Doom’s Gate” mostra un sincero rispetto per il pezzo originale, colonna sonora del primo livello (“Hangar”) di “Doom”, un brano diventato simbolo del videogioco e della sua epoca.
La colonna sonora del nuovo “DOOM” è composta con l’aiuto di audiocassette, vecchi pedali per le chitarre e un sintetizzatore sovietico. C’è una sensazione tattile, analogica, che dalle mie mani insanguinate che penetrano nella carne del demone che sto strappando in due arriva sino alla musica che accompagna il mio gesto. L’elettricità del suono è l’energia che tiene unito l’Inferno. Il sonoro di “DOOM” non è perfetto, per esempio io trovo fastidioso come a volte non riesca a darmi con precisione la direzione dei nemici, il modo in cui ogni lamento sembra provenire da un luogo qualsiasi e non da una direzione specifica. Ma la sua colonna sonora è qualcosa che voglio nella mia collezione.