Bethesda e Wonder Woman contro l’abbandono dei giocatori single-player

Nell’evento/premiazione The Game Awards 2017 di Geoff Keighley Bethesda Softworks (ZeniMax) non ha annunciato nuovi giochi ma ha trasmesso una finta pubblicità progresso ispirata alla celebre pubblicità di Sarah McLachlan contro la violenza contro agli animali e dedicata ai videogiocatori appassionati di single-player.

Il video, che ha come protagonista Lynda Carter, (Wonder Woman, The Elder Scrolls 5: Skyrim, Fallout 4), è una risposta indiretta ma piuttosto chiara alle dichiarazioni di Electronic Arts, che non è più convinta della richiesta di videogiochi single-player da parte del mercato. Per l’esattezza, Electronic Arts non è convinta della richiesta di videogiochi single-player e lineari, di videogiochi che possano essere giocati una volta sola e che poi vengono messi via e abbandonati per altro.

Per questo è stata chiusa Visceral Games (Dead Space): secondo EA oggi il pubblico vuole giocoservizi a cui giocare per mesi, per anni, giocoservizi capaci di rinnovarsi nel tempo dando sempre nuovi contenuti ai loro utenti. In questo può rientrare anche il gioco single-player ma open-world e sandbox, ma non il gioco lineare.

Guardate Assassin’s Creed: Origins, Middle-Earth: Shadow of War e Final Fantasy 15, giochi single-player che vengono però espansi, e in parte monetizzati, come servizi. Middle-Earth: Shadow of War ha per esempio un calendario di contenuti aggiuntivi gratuiti e a pagamento, funzionalità multiplayer e micro-monetizzazione tramite loot box.

Anche Bethesda Softworks ha prodotto giocoservizi multiplayer (Quake Champions), freemium (Fallout Shelter) e un suo studio, Bethesda Games, è celebre per i suoi open-world (le serie The Elder Scrolls e Fallout) capaci di ricevere mod amatoriali per anni e anni. Ma molti dei suoi videogiochi, pur avendo magari Season Pass o modalità multiplayer, sono per il resto ancora trattati come opere concluse: sono così i single-player di Arkane (Dishonored e Prey), DOOM (2016), la serie di Wolfenstein e quella di The Evil Within.

La campagna di promozione del videogioco single-player di Bethesda è quindi soprattutto una trovata commerciale, perché il videogioco single-player non è veramente a rischio ed è a rischio un certo modo di intendere il videogioco, anche quello multiplayer. Ma allo stesso tempo la campagna rispecchia davvero le idee della compagnia e le sue strategie.

Come parte di questa iniziativa Bethesda ha anche donato 100 mila dollari in borse di studio per finanziare la formazione di nuovi autori di videogiochi tramite l’Entertainnment Software Association Foundation. Bethesda vi invita a condividere sui social le vostre storie come giocatori single-player con l’hashtag #SavePlayer1, e questo fine settimana alcuni dei suoi giochi single-player sono scontati del 50% nelle loro versioni digitali.

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