Ubisoft: solo sette compagnie lanciano videogiochi AAA ogni anno

Durante la conferenza in cui ha presentato i risultati finanziari dell’ultimo trimestre del 2017 Ubisoft ha mostrato agli investitori una presentazione con una strana diapositiva, prontamente notata da Brendan Sinclair di GamesIndustry.biz e condivisa su Twitter (la vedete in apertura dell’articolo). Ed è davvero strana: secondo Ubisoft dal 2005 al 2017 i produttori AAA che pubblicano giochi ad alto budget ogni anno sono diminuiti passando da 13 a soli 4 (faccio notare che il grafico esplicitamente non considera Sony, Nintendo e Microsoft, i produttori che possiedono anche la console su cui pubblicano).

Secondo la compagnia un tempo c’erano Ubisoft, EA, Activision Blizzard (nel 2005? difficile considerando che Activision Blizzard è nata nel 2008 quando Activision si fuse con Vivendi allora proprietaria di Blizzard), Take-Two, THQ, Midway, Atari, Eidos (che nel 2005 non stava benissimo a dire il vero), Square Enix, Capcom, Konami, Bandai Namco (che all’epoca era solo Namco) e Sega (che usciva da un periodo un po’ delicato ma in effetti si stava riprendendo).

Già questo elenco è problematico, ma è soprattutto strano sostenere che di tutti questi produttori oggi ne siano rimasti solo quattro (Ubisoft, EA, Activision Blizzard e Take-Two). Certo, alcuni dei produttori elencati nel quadrato del 2005 non esistono più: THQ è fallita e gran parte del suo catalogo è stato acquisito da Nordic Games, ora THQ Nordic, Midway è fallita, Atari è fallita tante volte e con tanti nomi che neanche riesco ben a capire a quale Atari si riferiscano nel grafico (Atari Games era parte di Midway ma non esisteva più nel 2005), Eidos è stata acquistata da Square Enix.

Il ragionamento che fa Ubisoft, ipotizzo, è questo: un tempo chiamavamo AAA giochi con un budget molto inferiore a quelli che consideriamo oggi AAA, e questo ha portato a una diminuzione nel numero di produttori che possono essere considerati “ad alto budget” e che rilasciano giochi ad alto budget ogni anno. Il taglio che è stato fatto mi sembra comunque un po’ esagerato.

fonte Ubisoft
via Brandan Sinclair su Twitter
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