Nova Alea: storia di una speculazione – Il mondo di Sofia

Ho giocato da pochissimo “Nova Alea”, l’ultimo lavoro di Molleindustria (lo trovate cliccando qui). Nei loro confronti ho profondo rispetto, stima e amore: è grazie a “Every day the same dream” che ho visto la possibilità di usare il videogioco come medium comunicativo ed espressivo, come contenitore di messaggi forti, come possibilità di trasmettere un messaggio attraverso l’esperienza piuttosto che la retorica. Per cui è grazie a loro che io oggi faccio videogiochi, molto diversi dai loro, ma sempre con il desiderio di utilizzare il mezzo videoludico, con le sue regole e i suoi linguaggi, per comunicare, raccontare, aggiungere significati.

“Nova Alea” utilizza una meccanica molto semplice e un’interfaccia asettica per raccontare il modo in cui il tessuto urbano delle città si rapporta con la logica astratta, ma dalle conseguenze molto concrete, della speculazione edilizia. È un gioco che non nasconde la natura politica del suo messaggio ed è un gioco che nella sua semplicità apre degli interrogativi  morali in un modo a cui è impossibile sottrarsi, e lo fa mettendo il giocatore nei panni di uno speculatore edilizio il cui unico compito è acquistare proprietà immobiliari deprezzate e rivenderle quando il loro valore sarà aumentato e prima che la bolla immobiliare esploda.

Nova Alea

La città è una città astratta, in cui l‘edificio è rappresentato visivamente dal suo valore economico: il paradigma della costruzione tipico dei city simulator viene sostituito dalle continue oscillazioni di un mercato imprevedibile su cui il giocatore non ha alcun tipo di controllo. L’incremento dei prezzi, apparentemente incomprensibile, costringe i vecchi abitanti a spostarsi alla ricerca di alloggi meno cari: è la gentrification (qui un articolo per approfondimento). “Nova Alea” ci racconta, con un linguaggio quasi da favola, l’evoluzione di questo processo, il tutto mentre noi giocatori cerchiamo, con la nostra speculazione, di riempire la barra viola che rappresenta la nostra ricchezza.

Da un certo punto del gioco in poi iniziano i processi di resistenza da parte della popolazione di Nova Alea. Acquisti collettivi, contratti a lungo termine, sono queste le forme con cui la popolazione cerca di difendersi dalla furia del mercato. Il giocatore lotta contro queste forme di strenua resistenza: la barra gialla sul lato destro rappresenta lo spazio di sottrazione rispetto al mercato, il nemico per il giocatore/speculatore, il piccolo Davide che lotta contro il gigante Golia. Ma non può vincere. Anche nel caso in cui il giocatore non riuscisse a completare il suo obiettivo prima che la barra gialla si sia riempita tutto ciò che la gente può fare e creare una rete sotterranea di resistenza in una città che non può sottrarsi al mercato, impietoso e inarrestabile, che la controlla. Golia non può essere fermato.

Nova Alea

Giocare a “Nova Alea” e trovarmi nei panni del “cattivo” è stata un’esperienza forte. Se nelle prime partite ero concentrata sul comprendere la meccanica di gioco e sulla scoperta della narrazione, il mio obiettivo poi è stato cercare un modo di perdere intenzionalmente, di salvare la città da quel mercato implacabile che come giocatore avrei dovuto sfruttare per il mio personale profitto. Nova Alea non può essere salvata ed io l’ho capito brutalmente: toltomi il ruolo di salvatore onnipotente in cui molto spesso veniamo messi noi giocatori, toltami la possibilità di utilizzare il gioco come compensazione rispetto alle mie personali frustrazioni, cosa mi resta se non la consapevolezza della mia fragilità rispetto alle forze sovrumane che influenzano la mia esistenza? Il cubo rosa di “Nova Alea”, il Dio Mercato che non guarda in faccia nessuno, né speculatori né speculati, fluttua sopra le nostre case. Ed è difficile adesso riuscire a non vederlo.

“Il mondo di Sofia” è la rubrica della sviluppatrice indipendente Sofia Abatangelo su Webtrek. Ne “Il mondo di Sofia”, Sofia racconta i suoi videogiochi, i festival e le opere altrui non come giornalista o critico ma attraverso gli occhi dell’autrice e dell’artista. Trovate i giochi di Sofia sulla sua pagina di itch.io, piattaforma di distribuzione digitale, e trovate qui una sua lunga intervista di presentazione in cui Sofia si racconta come videogiocatrice e come sviluppatrice.

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