Peppino Impastato e la sua morte raccontati in un videogioco – Penny Playful

Quaranta anni fa il 9 maggio 1978 moriva Giuseppe Impastato detto Peppino, ucciso dalla mafia a causa della sua attività politica e poi fatto esplodere inscenando un attentato terroristico in cui sembrasse essersi suicidato. La storia di Peppino Impastato è ben raccontata in 1977 Radio Aut, un recente videogioco realizzato dallo sviluppatore italiano Alex Camilleri per la Global Game Jam 2018 che aveva come tema “transmission”, la “trasmissione”.

“Penso che sia importante ricordare la storia di eroi come Peppino Impastato” scrive Camilleri nella pagina del gioco. “I media raramente sottolineano quanto la mafia sia stata (sia ancora, ma in modo diverso) tragica e dolorosa per il popolo siciliano. Dopo aver lasciato Palermo, la mia città natale, mi son presto accordo di quanto poco sia nota fuori dall’Italia la lotta alla mafia. La mafia diventa spesso uno stereotipo offensivo che non rende giustizia a tutti gli uomini e alle donne che han perso la vita combattendo in nome della legalità, sperando di vivere in una Sicilità libera dall’oppressione mafiosa”.

Peppino nacque visse per tutta la sua vita a Cinisi, in provincia di Palermo, all’interno di una famiglia mafiosa a cui si ribellò mettendosi contro alla mafia locale con la sua attività politica in gruppi e partiti di sinistra, con il giornale L’idea socialista e con Radio Aut, una radio libera e autofinanziata con cui denunciò l’attività di vari capimafia tra cui Gaetano Badalamenti (nelle trasmissioni Peppino lo chiamava “Tano Seduto”), centro di un traffico internazionale di droga.

Peppino Impastato
Peppino Impastato nel 1977, immagine da http://www.centroimpastato.it/

Fu Badalamenti a ordinare la sua uccisione, ma ecco come all’epoca Il Corriere della Sera raccontò la morte di Peppino Impastato intitolando “Ultrà di sinistra dilaniato dalla sua bomba sul binario” (e sbagliando il nome di Impastato). Nell’articolo, che può essere considerato solo un esempio di come all’epoca la stampa rappresentò Impastato seguendo i depistaggi di chi avrebbe dovuto indagare sull’omicidio, non viene mai citata la sua attività contro la mafia.

Giovanni Impastato, figlio di un commerciante, studente fuori corso di filosofia, era stato, in passato, militante del Partito comunista marxista-leninista; quindi nel ’73 aveva aderito a Lotta Continua per approdare infine nel ’76 a Democrazia Proletaria, nelle cui liste doveva presentarsi candidato alle regionali di quell’anno. Non era stato eletto, ma non perciò aveva rinunciato all’attività politica: si era dedicato a una radio privata, di cui aveva curato i programmi sino all’altro ieri, Radio AUT, ascoltata soprattutto sulla riviera occidentale dell’isola.

La notte fra lunedì e martedì, terminata la trasmissione, con una poderosa carica di esplosivo in borsa, Giovanni Impastato si è recato sulla linea ferroviaria. Era sua intenzione divellere i binari e, nel mettere a punto l’ordigno, è saltato in aria come Feltrinelli?

L’ipotesi del suicidio si fonda invece sul rinvenimento in casa del giovane di un biglietto che secondo il fratello sarebbe sicuramente di suo pugno. Gli inquirenti non ne hanno reso noto il testo, si conosce però il suo contenuto: Giovanni dice di ritenersi fallito come uomo e come politico e di desiderare che i suoi resti siano cremati e le sue ceneri disparse al vento.

Ci sono voluti più di 20 anni perché, grazie alla lotta del fratello e della madre di Peppino Impastato e all’attività del Centro siciliano di documentazione (il primo centro italiano impegnato nello studio della mafia, quasi subito intitolato proprio a Peppino Impastato), fosse chiarito che le indagini sulla morte dell’uomo furono appositamente sviate e per avere la condanna dei colpevoli, tra cui Badalamenti.

1977 Radio Aut può essere scaricato gratuitamente dalla sua pagina itch.io, per Windows, o può essere giocato direttamente da browser nella stessa pagina internet. È un piccolo videogioco narrativo che vi occuperà solo una decina di minuti e può essere impostato in italiano pigiando il tasto di selezione della lingua L.

I “penny dreadful” erano, nell’Ottocento inglese, racconti dell’orrore pubblicati a episodi e a basso prezzo (costavano appunto un solo penny). Penny Playful è una rubrica irregolare in cui segnaliamo videogiochi indipendenti disponibili su internet gratuitamente o a basso prezzo.

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